La legge di bilancio del 2025, approvata in via definitiva il 30 dicembre del 2024, fra le novità riguardanti la scuola ha introdotto all’art. 1 comma 165 la possibilità per l’amministrazione pubblica, di mantenere in servizio fino all’età di 70 anni, il personale scolastico che ne faccia espressa richiesta.
Permanenza in servizio
Dal prossimo anno scolastico 2025/2026, su richiesta dell’interessato, l’amministrazione pubblica, nel nostro caso quella scolastica, può consentire, al personale scolastico che ha raggiunto l’età pensionabile, di permanere in servizio fino e non oltre l’età di 70 anni.
Richiesta dell’amministrazione
Dalla lettura delle disposizioni di legge, in attesa che siano emanate le direttive specifiche, si desume che la possibilità di permanere in servizio oltre l’età pensionabile, non è obbligatoria per tutti i dipendenti, ma prevede che l’amministrazione, può richiedere di trattenere in servizio fino e non oltre il settantesimo anno di età, nell’ambito del 10 per cento dell’organico, il personale scolastico che ha espresso la propria disponibilità.
Utilizzazione personale
La scuola, secondo quando si evince dalla lettura del comma 165, può avanzare la richiesta esclusivamente se, nell’ambito dell’istituzione, vi sia l’esigenza di mantenere in servizio il personale che ha dato la propria disponibilità e che, per l’esperienza e la competenza maturata negli anni, possa essere utile e funzionale all’organizzazione della stessa scuola.
Compiti generali
La norma nel prevedere la possibilità, a richiesta dell’interessato, di far permanere in servizio oltre l’età pensionabile, il personale della scuola, trova legittimazione nella possibilità data alle singole scuole di assegnare a detto personale, il compito di fare da tutor al personale neo assunto al fine di promuovere un più facile e spedito adeguamento dei giovani alla vita della scuola.
Normativa con carattere generale
La norma al momento ha dato indicazioni di carattere generale, mentre per quanto riguarda le disposizioni specifiche, riguardanti le scadenze e quant’altro, certamente saranno inserite nel prossimo decreto ministeriale ed esplicitate nella successiva circolare applicativa avente come argomento la cessazione dal servizio.
Pro e contro
In attesa di conoscere le disposizioni applicative, la suddetta innovazione se da un lato può rappresentare un’opportunità per l’amministrazione scolastica, dall’altro certamente rappresenta una limitazione all’assunzione di nuovo personale scolastico nella misura in cui detto personale rientrerebbe nell’organico dell’istituzione. Inoltre non è chiaro se gli anni eccedenti l’età pensionabile contribuirebbero al miglioramento del trattamento di fine rapporto.