Nell’approssimarsi del periodo in cui il personale scolastico può presentare la domanda per usufruire delle 150 ore, la cui scadenza di norma è fissata il 15 novembre dei nostri lettori ci pongono le seguenti domande:
“Solo i docenti hanno diritto ai permessi 150 ore, o anche il personale ATA”;
“Anche i supplenti temporanei hanno diritto ai permessi 150ore”;
“Perché nel Lazio sono concessi i permessi 150 ore anche al personale incaricato al 30/06 e in Abruzzo sono concessi al solo personale a tempo indeterminato”.
Premesso che l’art. 3 del DPR 395/1988 stabilisce che la pubblica amministrazione concede ai propri dipendenti, quindi sia ai docenti sia al personale ATA, permessi retribuiti nella misura massima di 150 ore annue individuali per garantire il diritto allo studio.
I criteri per la fruizione dei permessi sono definiti in sede di contrattazione integrativa regionale. L’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e Ricerca periodo 2019-2021 sottoscritto il 14/07/2023 non apporta alcuna modifica all’impianto normativo preesistente, pertanto dovrebbero rimanere invariate le disposizioni fin qui adottate.
I permessi per il diritto allo studio dovrebbero essere concessi al personale scolastico con contratto a tempo indeterminato, mentre per il personale con contratto a tempo determinato di durata annuale potrebbe essere concesso se previsto nel contratto integrativo e in rapporto alle disponibilità provinciali.
Per fare chiarezza si fornisce il seguente quadro di sintesi:
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