Personale

Permessi docenti, i motivi di rifiuto del ds devono essere ufficializzati

Molto spesso si rende necessario per un docente usufruire di alcuni permessi contrattuali di cui ha diritto. Esistono vari tipi di permessi, tra cui i permessi retribuiti degli insegnanti per motivi personali o familiari. Bisogna sapere che il Ds ha l’obbligo di mettere per iscritto i motivi che eventualmente ostano all’accoglimento della domanda di permesso, ai sensi dell’art. 10-bis della Legge n. 241/1990 novellato dall’art. 6 della Legge n. 15/2005.

Permessi retribuiti sono cumulabili

Un docente può richiedere per lo stesso anno scolastico diverse tipologie di permesso retribuito, perché questi sono cumulabili. Per esempio il docente può fruire di 5 giorni di permesso per svolgere un concorso o un esame, ma nello stesso anno scolastico può fruire anche di 15 giorni consecutivi di permesso per il proprio matrimonio, tali permessi sono quindi cumulabili senza nessun problema.

Ai sensi dell’art.15 del CCNL scuola 2006/2009, bisogna sapere che il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ha diritto, sulla base di idonea documentazione anche autocertificata, a permessi retribuiti per i seguenti casi:

  1. partecipazione a concorsi od esami: giorni 8 complessivi per
    anno scolastico, ivi compresi quelli eventualmente richiesti per il viaggio;
  2. lutti per perdita del coniuge, di parenti entro il secondo
    grado, di soggetto componente la famiglia anagrafica o convivente stabile e di affini di primo grado: giorni 3 per evento, anche non continuativi.
  3. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell’anno scolastico, a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità, sono fruiti i sei giorni di ferie durante i periodi di attività didattica di cui all’art. 13,comma 9, prescindendo dalle condizioni previste in tale norma.
  4. Il dipendente ha, altresì, diritto ad un permesso retribuito di quindici giorni consecutivi in occasione del matrimonio, con decorrenza indicata dal dipendente medesimo ma comunque fruibili da una settimana prima a due mesi successivi al matrimonio stesso.
  5. Il dipendente ha diritto, inoltre, ove ne ricorrano le condizioni, ad altri permessi retribuiti previsti da specifiche disposizioni di legge.

Permessi e retribuzione al 100%

Durante i predetti periodi di permessi al dipendente spetta l’intera
retribuzione, esclusi i compensi per attività aggiuntive e le
indennità di direzione, di lavoro notturno/festivo, di bilinguismo e
di trilinguismo. C’è da sottolineare che i permessi per motivi personali e familiari per il personale a tempo determinato non vengono retribuiti e sono ridotti a soli sei giorni.

Lucio Ficara

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