Categorie: Personale

Permessi Legge 104, ne usufruisce 1 statale su 10

Sono 316mila gli impiegati statali che hanno fruito nel 2013 dei permessi della Legge 104 per i lavoratori disabili: per se stessi o per assistere parenti o affini con gravi problemi di salute. La cifra è stata pubblicata sul sito internet della Funzione Pubblica e fornite dalle amministrazioni che hanno comunicato i dati: ebbene, nel 2013 si sono avvalsi dei permessi 316.514 dipendenti pubblici su un totale di 3,2 milioni. La percentuale è infatti già ora al 9,8%, ma restano da aggiungere i dati della scuola.

Le giornate di permesso cumulate nel complesso, durante il 2013, sono state pari a 6 milioni 258 mila, di cui quasi 5,8 milioni, quindi oltre il 92%, fruite per assistenza a parenti o affini.

“Per avere un quadro più completo – scrive l’Ansa – occorre quindi attendere che vengano inclusi altri dati, soprattutto del settore della scuola, che vanta il maggior numero di dipendenti. Dovrebbe essere comunque solo una questione di tempo, visto che nei giorni scorsi dal ministero dell’Istruzione è partita una nota, rivolta ai direttori generali degli uffici scolastici regionali, che richiama all’obbligo della comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica, entro il 31 marzo di ogni anno, dei dati relativi ai permessi fruiti in base alla legge 104. Per adesso le cifre sono quelle basate sulle informazioni fornite dalle amministrazioni che hanno aderito alla rilevazione, il 64% del totale degli enti iscritti al sistema per il monitoraggio. Una rilevazione che alle spalle ha una banca dati, nata a fine 2010 per finalità di controllo sul “legittimo utilizzo” dei permessi, anche per “evitare abusi”, “indirizzare i benefici direttamente sui disabili” e “semplificare” il rapporto con la Pubblica Amministrazione, si legge sul sito della P.A”.

 

 

{loadposition eb-motivare}

 

 

L’oggetto della rilevazione sono, appunto, i permessi mensili consentiti dalla legge 104 del 1992, che prevede, sia nel pubblico sia nel privato, fino a tre giorni. Può assentarsi dal lavoro, oltre al lavoratore con disabilità grave, che non perde nulla in termini di stipendio, anche il dipendente che assiste un parente malato, che può essere il marito, la moglie, il figlio, il genitore, ma anche il fratello, la sorella, il nonno o il nipote (si arriva fino al secondo grado di parentela). Il diritto ai permessi si può allargare al terzo grado, inclusi quindi gli zii, solo quando i genitori o il coniuge del malato abbiano più di sessantacinque anni o siano a loro volta invalidi o ancora non più in vita.

 

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024