Personale

Permessi negati: il diniego va messo per iscritto e anche subito!

A sentire le lamentele, sarebbero in buona compagnia i docenti e gli Ata che quotidianamente vedono lesi i propri diritti contrattualmente previsti, ed anche in modo spavaldo e prepotente.

In particolare, specialmente i permessi retribuiti, vengono negati nei modi più disparati: con telefonate, sussurri nelle orecchie per i corridoi della scuola, ecc..

Intanto, ricordiamo che il CCNL non è un fumetto della Marvel, ma una raccolta di norme che hanno valore di “Legge” ai sensi dell’art. 1372 del Codice Civile che recita in modo chiaro e ineludibile: “Il contratto ha forza di legge tra le parti – conventio legem dat contractus”.

Molti lavoratori, inoltre, ci fanno notare che i permessi contrattualmente previsti sono del dipendente e non del ds, o del dsga. Pertanto, decide il dipendente quando e se fruirne: il ds, o chi per lui, deve solo prenderne atto ed erogare.

Giova ricordare, tornando ai “dinieghi pirata”, che così come il dipendente ha l’obbligo di richiedere i permessi per iscritto, il ds ha l’obbligo di mettere per iscritto i motivi che ostano all’accoglimento della domanda di erogazione degli stessi.

Anche in questo caso, ricordiamo, che questo avviene non di certo per una consuetudine o per una cortesia, ma perché lo impone la Legge (cfr. art. 10-bis della Legge n. 241/1990 novellato dall’art. 6 della Legge n. 15/2005).

C’è poi qualche dirigente, cosiddetto “negazionista”, che decide di notificare il diniego scritto al lavoratore all’ultimo minuto, nonostante il dipendente abbia magari protocollato la richiesta di permesso 20 giorni o un mese prima della fruizione.

Anche in questo caso, il ds viola la medesima norma di legge summenzionata che recita così: “Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l’autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all’accoglimento della domanda”.

Tempestivamente, appunto, vuol dire che i motivi “scritti” del diniego vanno notificati immediatamente al dipendente, non dopo 20 giorni o un mese dalla richiesta.

Ergo, dalla norma e anche da ampia e granitica giurisprudenza statuita da tutti i gradi di giudizio, è del tutto evidente che il ds avvezzo a condotte negatorie si espone al serio rischio di avere grossi guai con la giustizia civile e penale, con possibili esiti negativi per la propria carriera e vita professionale.

A tal proposito, è bene anche ricordare che l’amministrazione scolastica, in caso di negligenze dovute soprattutto a plateali condotte lesive della norma contrattuale e/o legislativa da parte del ds, (per ignoranza o prepotenza che sia) può disporre delle sanzioni disciplinari.

In conclusione, se si pensa che ultimamente molti lavoratori della scuola si rivolgono sempre più direttamente a studi legali specialisti di diritto scolastico e sempre meno ai sindacati (che praticamente fanno sempre meno contenzioso) la situazione, per i ds “negazionisti”, si complica sempre di più.

Carmine Nicoletti

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024