Come è noto il dipendente in alcune giornate può astenersi dall’attività lavorativa, presentando una motivazione valida.
Può assentarsi, ad esempio, nel caso in cui sia affetto da una malattia, percependo quindi l’indennità riconosciuta dall’INPS oppure in seguito a un lutto.
Tuttavia il dipendente può non andare al lavoro anche per semplici motivi personali e senza perdere lo stipendio: ci sono dei permessi, infatti, che consentono al dipendente di non prestare l’attività giornaliera, mantenendo comunque la retribuzione.
Secondo quanto segnala l’Aran, la disciplina dei permessi per concorsi ed esami per i dipendenti del comparto Scuola è quella del CCNL 2007-2009. All’articolo 15, comma 1, si stabilisce che “al personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ha diritto, sulla base di una idonea documentazione anche autocertificata, a permessi retribuiti fino a 8 giorni per anno scolastico. Inoltre la fruizione di tali permessi non riduce le ferie ed è valutata ai fini dell’anzianità di servizio”.
L’istituto in esame è preordinato a consentire al dipendente di partecipare come candidato a concorsi o ad esami, nel limite di otto giorni per anno scolastico.
A differenza della disciplina contrattuale di altri comparti, che limita l’utilizzo dei permessi alle giornate di svolgimento delle prove, per il comparto Scuola si prevede che tali permessi possono essere utilizzati anche per il viaggio necessario per raggiungere la sede dell’esame o del concorso.
Gli otto giorni possono essere utilizzati in un’unica soluzione anche per preparare gli esami? La disposizione contrattuale consente l’utilizzo dei permessi solo per l’effettuazione delle prove di esame. Sotto tale profilo, pertanto, non è possibile una diversa interpretazione di tale clausola.
Ci sono limitazioni per quanto riguarda la tipologia di esami da sostenere? La norma contrattuale non pone alcuna condizione o vincolo in merito alla tipologia di concorsi o esami, in base alla quale si possono concedere i permessi in questione. Qualora il dipendente abbia la necessità di partecipare ad un concorso pubblico o ad esami, può richiedere il permesso, presentando la relativa documentazione al fine di giustificarne la richiesta e la conseguente fruizione.
I permessi spettano anche al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale?
Al personale a tempo parziale spetta il beneficio in misura proporzionale alle giornate di lavoro settimanale previste, per ciascun lavoratore, nel proprio contratto individuale di lavoro. Pertanto, sulla base della regola del riproporzionamento, l’amministrazione individuerà il numero dei giorni di permesso spettanti ai dipendenti a tempo parziale, in relazione all’orario di lavoro previsto per ciascuno di essi.
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…
La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…