Personale

Permessi studio (150 ore), 31 dicembre ultimo giorno per fruire delle ore concesse per il 2024

Il 15 novembre scorso è scaduto il termine per la presentazione delle domande per chiedere di fruire dei permessi studio per il 2025.

Le cd. 150 ore concesse, su richiesta, ai lavoratori dipendenti per il diritto allo studio devono infatti essere fruite nell’arco dell’anno solare di riferimento.

Quindi, il 31 dicembre di ogni anno è il termine ultimo per utilizzare le ore richieste entro il 15 novembre dell’anno precedente.

Questo significa che la fine del 2024 rappresenta la scadenza per poter fruire dei permessi richiesti entro il 15 novembre 2023, per l’anno 2024.

Per il 2025 era dunque necessario presentare nuovamente domanda, entro metà novembre. Se la domanda è stata accolta, i nuovi permessi saranno validi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.

Ricordiamo, in proposito, che sono i singoli contratti integrativi regionali a stabilire le modalità di fruizione dei permessi e i criteri di priorità nell’accoglimento delle istanze, quindi è opportuno visionare il C.I.R. di riferimento anche per quanto riguarda i corsi per i quali è ammessa la presentazione della domanda.

Diritto a turni di lavoro che agevolano la frequenza dei corsi e la preparazione degli esami

Il personale che ha richiesto e ottenuto i permessi studio ha diritto, salvo eccezionali ed inderogabili esigenze di servizio, a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi e la preparazione agli esami e non è obbligato a prestazioni di lavoro straordinario o durante i giorni festivi e di riposo settimanale.

Lo precisa il CCNL 18 gennaio 2024, all’articolo 37 della Sezione Scuola.

Spettano 150 ore ad anno solare

Ai dipendenti sono riconosciuti – in aggiunta alle attività formative programmate dall’amministrazione – permessi retribuiti, nella misura massima di centocinquanta ore annue individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del totale delle unità di personale in servizio all’inizio di ogni anno, con arrotondamento all’unità superiore.

Quali corsi sono ammessi?

I permessi sono concessi per la frequenza di:

  • corsi finalizzati al conseguimento di titoli di studio in corsi universitari, postuniversitari
  • di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali o attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico.

Spettano inoltre per sostenere i relativi tirocini e/o esami.

Come giustificare il permesso?

Il personale che fruisce dei permessi per diritto allo studio è tenuto a presentare alla propria amministrazione idonea certificazione in ordine alla iscrizione e alla frequenza alle scuole ed ai corsi, nonché agli esami finali sostenuti.

In mancanza delle predette certificazioni, i permessi già utilizzati vengono considerati come aspettativa senza assegni per motivi personali con relativo recupero delle somme indebitamente corrisposte.

Lara La Gatta

Articoli recenti

Tornare all’antico: elogio della “lezione frontale”

Dura a morire. Nonostante tutte le campagne ‘denigratorie’ e i tentativi, spesso troppo decisi e…

27/12/2024

Valditara: nel 2025 valutazione dei presidi e rinnovo contratto per arrivare 300 euro di aumenti; nel 2024 abbiamo aumentato le competenze degli alunni

Il 2025 sarà l’anno in cui subentrerà "la valutazione dei presidi": lo dice in un'intervista…

27/12/2024

Concorso docenti 2024, simulazioni prova scritta – VIDEO ESERCITAZIONI

Dalle ore 14.00 di mercoledì 11 dicembre 2024, fino alle 23.59 di lunedì 30 dicembre…

27/12/2024

Concorso DSGA, come compilare la domanda – VIDEO TUTORIAL

Dal 16 dicembre 2024 fino alle 23:59 di mercoledì 15 gennaio 2025, è possibile presentare…

27/12/2024

Cecilia Sala arrestata in Iran: giornalismo e libertà sotto attacco

Cecilia Sala, giornalista de Il Foglio e autrice del podcast Stories per Chora Media, è…

27/12/2024

Per la prima volta tanti concorsi per lavorare nella scuola: lo ricorda il ministro Valditara

Fra le diverse "prime volte" della politica scolastica scolastica del Governo Meloni c'è anche quella…

27/12/2024