Il prossimo 31 dicembre arrivano a scadenza circa 3170 contratti di personale Amministrativo e Tecnico nell’ambito degli organici del “PNRR” e di “Agenda Sud”, esiste da parte delle scuole, la maggioranza sembrerebbe, un certo scetticismo nell’accordare una proroga fino al prossimo 30 giugno 2024. Ci sono scuole che hanno già fatto sapere di non volere prorogare i contratti del personale Amministrativo e Tecnico assunto nell’ambito dell’organico aggiuntivo PNRR e Agenda Sud.
Dobbiamo specificare che le risorse economiche per i contratti del personale Amministrativo e Tecnico in ambito dell’ organico PNRR e Agenda Sud derivano dal Decreto legge n. 145/2023 convertito in Legge n. 191/2023 con gestione delle risorse non a carico della Ragioneria Territoriale dello Stato ma delle singole scuole in riferimento ai progetti del PNRR. In questo caso la norma prevede l’attivazione di nuovi incarichi di personale amministrativo e tecnico secondo le risorse disponibili, per cui al momento non c’è una data di scadenza precisa dei rinnovi dei contratti degli Amministrativi e Tecnici come invece è prevista dalla Legge di Bilancio per i collaboratori scolastici.
Quindi se i collaboratori scolastici assunti sui posti di organico aggiuntivo hanno per adesso il rinnovo del contratto automatico a partire dall’1 gennaio 2024 e fino al 15 aprile 2024, per gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici che fino al 31 dicembre hanno ricevuto un incarico nell’ambito degli organici PNRR, non è assolutamente certo che ci sia una proroga e nemmeno fino a quale giorno questa possa essere attuata.
Nella nota MIM 3919 del 28 dicembre 2023, è scritto che “i contratti del personale amministrativo e tecnico per i predetti incarichi sono a tempo determinato e conferiti per singoli anni scolastici previa comunicazioneal Ministero dell’istruzione e del merito e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026. Per le predette finalità le istituzioni scolastiche sono autorizzate a porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato effettivamente impegnato nella realizzazione degli interventi del PNRR, nel limite complessivo di 60 milioni di euro annui per ciascuno degli esercizi 2024 e 2025 e di 36 milioni di euro per l’esercizio 2026”.
La nota suddetta continua spiegando che laddove le istituzioni scolastiche intendano procedere alla stipula di ulteriori contratti a tempo determinato, esclusivamente per attività di supporto all’attuazione delle misure previste dal PNRR, a favore del personale amministrativo e tecnico già assunto precedentemente nell’ambito dell’”organico PNRR” e dell’”organico Agenda Sud”, le stesse dovranno attingere ai fondi PNRR assegnati a ciascuna istituzione scolastica.
Le istituzioni scolastiche, specifica la nota, possono, nell’ambito della propria autonomia, porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato effettivamente impegnato nella realizzazione degli interventi del PNRR “nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”.
Da quello che sta emergendo in queste ore, per avere sentito numerosi dirigenti scolastici e personale Amministrativo in attesa di proroga, sembrerebbe che l’orientamento sia quello di non prorogare i contratti per la mancanza di risorse economiche sufficienti. L’incertezza da parte delle scuole di prorogare i contratti di tale personale è anche dovuto alla precisazione nella nota del MIM in cui si specifica che “con successiva comunicazione all’indirizzo istituzionale di posta elettronica delle istituzioni scolastiche beneficiarie dei finanziamenti, sarà indicato l’importo massimo complessivo utilizzabile nei limiti previsti dalla norma. Le istituzioni scolastiche avranno cura di verificare l’effettiva disponibilità di detto importo rispetto ad eventuali impegni già assunti. Si precisa che tale quota massima di risorse utilizzabili per la suddetta finalità rientra nell’ambito delle opzioni semplificate di costo e, pertanto, è riconoscibile solo sulla base delle attività effettivamente svolte, che saranno poi oggetto di certificazione da parte delle scuole, e purché nel rispetto di tutte le milestone e i target del relativo Investimento e secondo le regole di gestione e rendicontazione previste per i fondi del PNRR”.
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