Categorie: Personale

Personale Ata: anche in Sardegna si blocca il recupero di quota stipendio

Grazie al nostro intervento anche al personale ATA della Sardegna si applica lo stesso trattamento di tutta l’Italia. La lettera inviata al personale ATA la settimana scorsa, dagli Uffici degli ambiti territoriali di Cagliari e di Sassari, aveva creato in tutti molta rabbia e grande preoccupazione. Nella nota, a firma del Dirigente Dott. Sergio Repetto, si invitava il personale interessato a richiedere la rateizzazione dei recuperi delle somme erogate da settembre 2013, in quanto i recuperi della posizione economica sarebbero stati attivati “presumibilmente” dal mese di febbraio. E’ chiaro che la ricezione di questa comunicazione ha scatenato nei lavoratori rabbia e preoccupazione perché, in questi tempi di magra, con lo stipendio è difficile arrivare alla fine del mese, figuriamoci restituire! Se si considera che tutti consideriamo un vero furto ciò che questo governo ha messo in atto su questa partita, in quanto si tratta di salario già lavorato, ben si comprende quanto il personale sia “arrabbiato” e si senta beffato! Siamo intervenuti prontamente, segnalando l’accaduto ai nostri vertici nazionali, perché avevamo sentore che nessuna altra regione avesse attivato la stessa procedura. Grazie all’intervento della Segreteria della CISL Scuola Nazionale e del Segretario Generale Francesco Scrima presso il MIUR, possiamo oggi rassicurare il personale perché anche in Sardegna, come accade nel resto dell’Italia, al momento non si assumeranno iniziative di alcun genere mirate ad eventuali recuperi di somme già corrisposte. La nota prot. N. 1158 del 4 febbraio, emanata dall’ufficio scolastico di Cagliari, rassicura in tal senso, anche se manca ancora una formale comunicazione alle scuole della provincia di Sassari e Olbia Tempio. Invitiamo pertanto l’Ufficio di Sassari a produrre tempestivamente la medesima comunicazione per evitare ulteriori malesseri. Il problema non è tuttavia definitivamente risolto! La CISL Scuola dà garanzia a tutto il personale coinvolto che come è intervenuta tempestivamente per risolvere il problema contingente, qualora fosse necessario, si farà carico, a tempo debito, di far intraprendere ai lavoratori le necessarie azioni di tutela dei diritti contro ogni usurpazione.

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