Lunedì 2 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato l’autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato 103 unità di personale Ata, quindi amministrativo, tecnico e ausiliario.
Si tratta, è scritto nella nota diffusa al termine della riunione di Governo, di posti tutti effettivamente vacanti e disponibili che serviranno a coprire “le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)”.
IL PRECEDENTE ESTIVO
Ricordiamo che in estate, il Governo aveva accordato l’assunzione di circa 6.200 assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici e Dsga.
Successivamente, la maggior parte di quest’ultime immissioni in ruolo – quelle per Direttori dei servizi generali ed amministrativi – non si sono potute attuare per mancanza di candidati nelle specifiche graduatorie provinciali.
Ma quello che ha lasciato più amaro in bocca alla categoria e ai sindacati, è stato il dato riguardante i posti vacanti lasciati alle supplenze annuali: ben 12mila.
Rimane quindi confermato il malumore tra il personale Ata: sia per le ridotte assunzioni, ma anche per i continui e maggiori carichi di lavoro imposti al personale amministrativo. A questo si aggiungere anche il blocco della mobilità e le retribuzioni ferme ormai da quasi dieci anni.
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