Pare abbia raccolto molti consensi la proposta di un lettore, lanciata anche da questa testata, di assumere gli amministrativi ATA come DSGA.
A sostegno di questa proposta ci sono 2 motivi fondamentali: il primo riguarda il fatto che una promozione di tutti quei lavoratori amministrativi che svolgono il ruolo superiore già da molto tempo significherebbe gratificazione legittima per il dipendente e continuità per la scuola. Il secondo motivo è di ordine economico, ovvero, l’operazione non comporterebbe costi per il Ministero dell’Istruzione.
A tal proposito, riprendiamo la lettere di un’altra lettrice, stavolta da Ancona, che appoggia la proposta del collega romano spiegando la propria posizione:
“Concordo pienamente con la proposta del lettore di Roma per promuovere l’assunzione di DSGA a costo zero attingendo dalla graduatoria C.C.N.I. 3 dicembre 2009 – personale A.T.A. – mobilità professionale, per il passaggio di qualifica dal profilo B al profilo D (DSGA).
Anche in provincia di Ancona ci sono attualmente 20 candidati che hanno superato le prove pre selettive della s.d. mobilità verticale di cui molti oltre ad avere una pluriennale esperienza sul campo sono anche laureati. Nonostante ci sia una graduatoria con aspiranti abbastanza recente il Miur con la nota n. 35563 del 10.08.1, ha pensato di concedere un contingente speciale di assunzioni per DSGA con 761 unità attingendo dalla graduatoria dell’ art. 6 , comma 10, della Legge 3.5.1999, n. 124, (ESAURITA) – successivamente , secondo le disposizioni contenute nell’art. 7, comma 7 del D.M. 146/2000 e nel D.M. 14 dicembre 1992, concernente i concorsi per esami e titoli a posti di coordinatore amministrativo (PROFILO MAI ISTITUITO). E qui casca l’asino: si tratta di una graduatoria vecchia di 25 anni che risale alle guerre puniche.
Come si passa da una graduatoria del 1999 ad una del 1992 ancora più vecchia? La quasi totalità degli aspiranti (parlo della provincia di Ancona ad eccezione di un AA, di un CS e di un AT) non è nemmeno censito nell’anagrafe dipendenti del Sidi. Si tratta di persone che non hanno mai lavorato nel mondo della scuola e come premio le assumiamo a tempo indeterminato nella funzione apicale più importante affidando loro la gestione amministrativo contabile e del personale scolastico?
Concludo osservando che la proposta del lettore di Roma sarebbe da estendere a tutto il territorio nazionale laddove siano presenti ancora aspiranti della mobilità verticale dal profilo B (AA) al profilo D (DSGA), infatti sarebbe molto conveniente prima di tutto per non disperdere i posti per la mancanza di candidati, e soprattutto perché promuovere AA a DSGA sarebbe un’operazione quasi a costo zero per l’amministrazione e che potrebbe contare su candidati che nel mondo della scuola ci lavorano effettivamente”.
Chissà se la proposta verrà recepita o finirà nel dimenticatoio. In questo caso sarebbe un vero peccato, anche perché, dei 761 posti assegnati quest’anno dal Miur, molti rischiano davvero di perdersi.
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