I lettori ci scrivono

Personale Ata internalizzato, con stipendi miseri

Personale ATA ancora sul piede di guerra. Per venerdì alle 10 è stata infatti fissata a Palermo davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale una nuova protesta dei lavoratori siciliani. Appena assunti nelle scuole statali, il Sindacato generale di base (SGB) è costretto a denunciare oltre a stipendi da miseria anche casi di minacce fisiche ai propri delegati.
“Ci sono lavoratori ormai adulti e con famiglia a carico che da oltre 20 anni operavano già nelle scuole statali come personale ATA dipendente delle ditte in appalto che adesso sono stati assunti dallo Stato ma vedendosi tagliare lavoro e stipendi con trattamenti mensili da poco più di 500 euro – dichiara il delegato del SGB Vincenzo Capomolla. Taglio delle ore e dei servizi, taglio degli stipendi a livelli evidentemente invivibili, questo, al di là delle chiacchiere la politica ancora in atto nella scuola pubblica. Non ci siamo e non ci stiamo”.
La situazione riguarda il processo con cui il Ministero dell’Istruzione ha ripreso in carico i servizi di pulizia che oltre 20 anni fa erano stati dati in appalto a soggetti privati.
“È chiaro come il processo, che dovrebbe essere solo il primo, non piaccia a chi si è visto e continua a vedersi trasferire una montagna di appalti e soldi pubblici, con tutto il peso politico che ha trasformato quest’operazione – continua Capomolla. Non nascondiamo neanche le ripetute minacce fisiche di stampo mafioso pervenute ai nostri delegati, nello specifico al nostro rappresentante Aldo Mucci, protagonista da sempre della vertenza insieme ai lavoratori e già al vaglio degli organi competenti”.
“Un quadro complessivo per cui” – continua ancora il delegato SGB – dei 16.000 lavoratori coinvolti in tutta Italia, oltre 2.000 solo in Sicilia, 7.000 sono stati assunti alle suddette condizioni, altri 4.000 sono stati esclusi e sono rimasti alle dipendenze dei soggetti privati che, benché gestiscano ancora una moltitudine di appalti e soldi pubblici hanno subito provveduto a lasciarli senza lavoro e stipendio, annunciandone il licenziamento”.
Per questo, oltre alla petizione da poco lanciata su change.org all’indirizzo https://www.change.org/ScuolaIONONCISTO e alle altre iniziative in programma, venerdì nuovo appuntamento con la protesta regionale a Palermo.
“Rispetteremo ogni misura legata al COVID-19 – conclude Capomolla – ma in queste condizioni la protesta deve riprendere e non si fermerà. Restituiremo le buste paga al direttore regionale, a cui abbiamo chiesto un incontro insieme ai lavoratori, chiedendo di consegnarle al ministro alla Pubblica istruzione Lucia Azzolina e al Governo”.

Aldo Mucci (Sindacato Generale di Base)

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Ciao Darwin, un’insegnante partecipa. Il video virale per gli alunni: “Se un docente non dà compiti difficili non vi vuole bene”

La docente in questione ha replicato così: "Quello che è stato scritto è un articolo…

22/07/2024

Piano estate 2024, per Valditara è stato un successo: un milione di studenti scuola per fare sport, corsi di recupero e in laboratorio

“Possiamo dire che il Piano Estate è stato un successo”: così il ministro dell'Istruzione e…

22/07/2024

Smemoranda 2024, l’imprenditore che ha rilevato il brand: “Scrivere allena la mente e affina le tecniche di apprendimento”

Come abbiamo scritto tempo fa, lo storico brand "Smemoranda" è salvo: il diario che negli…

22/07/2024

Vaccino anti Papilloma virus per l’iscrizione scuola, Governo impugnerà la legge regionale pugliese. Lopalco: “Strizzatine d’occhio ai novax”

“Il Governo italiano impugnerà la legge regionale pugliese n.22 sull’obbligo da parte dei cittadini dagli…

22/07/2024

Totò Riina, spunta la sua pagella di terza elementare: nove in “educazione morale e civica” e nessuna insufficienza

Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato la pagella di terza elementare, frequentata in carcere all'età…

22/07/2024