Personale

Personale Ata: lo smart working dovrà garantire più equilibrio tra i tempi di vita e quelli di lavoro

Il recente atto di indirizzo firmato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che apre alle trattative sul contratto scuola, chiarisce che d’ora in avanti anche il personale Ata dovrà potere svolgere lavoro da remoto e lavoro agile come una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa.

SCARICA L’ATTO DI INDIRIZZO

Che differenza c’è tra lavoro agile e lavoro in remoto?

Ma chiariamo innanzitutto che differenza c’è tra lavoro agile (o smart working) e lavoro in remoto. Si intende lavoro agile quello che permette di operare per obiettivi e che prescinde dal luogo di lavoro e dal numero di ore impiegate a svolgerlo: si tratta di un esercizio della professione maggiormente legato al raggiungimento di risultati, da cui tendenzialmente dipendono degli incentivi. Si intende invece lavoro da remoto quello svolto a distanza ma entro un assetto tradizionale di lavoro, cioè all’interno della consueta cornice oraria.

Come dovrà svolgersi il lavoro agile o da remoto nelle segreterie scolastiche? Sarà il contratto a definirlo, sempre nel rispetto delle linee guida sul lavoro agile del 17 dicembre 2021 e nell’ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. In altre parole il ricorso al lavoro agile non dovrà comportare spese aggiuntive per l’Amministrazione.

Ciò che viene precisato nell’atto di indirizzo è che il lavoro agile/da remoto dovrà essere realizzato in alternanza con il lavoro in presenza, anche al fine di migliorare l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro e la condizione lavorativa, per migliorare l’innovazione organizzativa e la qualità del servizio ed in ogni caso laddove sussistano i necessari requisiti organizzativi e tecnologici per operare con tale modalità.

E sarà sempre il contratto a disciplinare la questione dei diritti, della formazione specifica, dell’utilizzo dei dispositivi, della salute e sicurezza, del tempo di lavoro, del diritto alla disconnessione, dei rientri, e di tutti gli altri aspetti del rapporto di lavoro che esigono adattamenti in caso di lavoro eseguito non in presenza.

Carla Virzì

Articoli recenti

Uomo in stato confusionale si introduce in una scuola: panico tra docenti e alunni, intervengono due genitori

Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…

22/11/2024

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la lettera di Valditara alle scuole – PDF

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…

22/11/2024

Mobilità 2025-2028, che punto è la trattativa? Quali novità sulle precedenze? Risponde l’esperto

Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…

22/11/2024

L’insegnante aggredita da 30 genitori è indagata: “Atto dovuto”. Lei replica: “Non verrà fuori nulla di compromettente”

L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…

22/11/2024