I lettori ci scrivono

Personale Ata, pilastro ‘invisibile’ della comunità scolastica

Il lavoro silenzioso  e paziente degli ATA è uno dei pilastri del buon funzionamento della Scuola.

Bene lo sanno i Dirigenti Scolastici, i quali sarebbero timonieri senza nave, privati di un buon ufficio di segreteria e di bravi Collaboratori Scolastici!

Bene lo  sanno i docenti e i genitori che non potrebbero orientarsi su una macchina complessa come l’Amministrazione Scolastica!

Eppure il silenzioso lavoro degli ATA è coperto dal silenzio di coloro che negli ultimi anni hanno messo mano alla Riforma della Scuola

Che cosa farà il nuovo Governo?

Quali iniziative prenderà il nuovo Ministro, per migliorare la cosiddetta “Buona Scuola”, che tanto malumore e complicazioni ha generato tra gli “Addetti ai lavori”?

Il neo-ministro renderà finalmente visibili gli ATA?

Tra gli ATA ci sono gli Assistenti Amministrativi, in numero sempre inferiore e tra procedimenti amministrativi sempre maggiori e complessi.

Come dimenticare tra questi i “migranti della scuola”: i supplenti?!

Va bene fare la “gavetta” per arrivare alla meta, il RUOLO, ma è indubbio che il sistema di reclutamento degli ATA è inefficiente.

La maggior parte delle Segreterie Scolastiche si ritrovano ogni anno con parte del personale che passa da un’Istituzione scolastica all’altra, lasciando sguarniti alcuni Uffici , comunque spezzando la continuità del lavoro amministrativo con conseguenze non difficili da immaginare.

D’altra parte non c’è un sistema che preveda una valorizzazione delle Risorse umane e professionali interne, per organizzare efficacemente

la macchina amministrativa scolastica.

La progressione professionale verticale si realizza attraverso due vie fondamentali:

  1. Concorsi interni per titoli ed esami, banditi tra l’altro a distanza di tanti anni;
  2. ex.59 del CCNL con il requisito d’inclusione nelle Graduatorie ATA e limiti temporali.

Sempre maggiore è il numero dei Diplomati e/o Laureati  tra gli ATA con profilo professionale di Collaboratori Scolastici che potrebbero passare negli Uffici Amministrativi attraverso il riconoscimento di titoli e servizi, snellendo una parte del sistema di reclutamento ATA e garantendo al meglio il diritto a migliorarsi professionalmente dei dipendenti .

Allo stato attuale per gli ATA è contemplato solo il passaggio di profilo orizzontale.

PERCHE’ NON INTRODURRE UN PASSAGGIO DI PROFILO VERTICALE per i dipendenti che hanno titoli e competenze professionali?

Riconoscere il diritto (anche l’ultimo CCNL sezione scuola non lo contempla!) alla progressione professionale verticale in maniera snella senza il tortuoso percorso attuale , a coloro che non hanno esitato a ricoprire ruoli inferiori (sempre rispettabili) con titoli superiori pare rispondere anche criteri di efficienza oltre che di equità.

Ultimo ma non ultimo i “MIGRANTI ATA” della Scuola non siano lasciati soli ai loro primi incarichi ad affrontare azioni amministrative che richiedono corsi di formazione ad hoc e soprattutto forme di tutoraggio come MENTORI, attualmente inesistenti!

Sarebbe bello se il nuovo Ministro, cosa che non si dispera, ascoltasse anche una modesta voce come questa!

Auguri, Ministro!

Non manca la fiducia in Lei che la scuola l’ ha vissuta giorno per giorno.

Giovanni Micillo

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