Come abbiamo scritto in precedenza, Il Miur, nell’ultima bozza di Legge di Bilancio, prova ad inserire una norma che modifica l’articolo 1, comma 332 della legge di Stabilità 2015, re-introducendo la possibilità di sostituire gli assistenti amministrativi assenti, limitatamente alle assenze per lunghi periodi. La norma, secondo i calcoli del Miur, avrebbe un costo vicino ai 19 milioni di euro a decorrere dal 2018. In merito però, si attende il parere del Mef per le coperture finanziarie.
Infatti, dal 1° settembre 2015 i dirigenti scolastici non possono conferire supplenze per coprire le assenze di assistenti amministrativi, salvo che presso istituti il cui relativo organico di diritto abbia meno di tre posti, gli assistenti tecnici in qualsiasi caso e i collaboratori scolastici per i primi 7 giorni.
La bozza in attesa di essere visionata dal MEF cambierebbe in positivo le carte in tavola: i presidi non potranno conferire supplenze per coprire le assenze degli assistenti amministrativi e tecnici per i primi 29 giorni di assenza, mentre per i collaboratori scolastici resterebbe tutto come prima.
La manovra, in pratica, andrebbe a penalizzare i collaboratori scolastici, che da questa legge di bilancio non otterrebbero nulla, rispetto ai colleghi assistenti tecnici e amministrativi.
Lo sa bene il sindacato Feder ATA: “sono tristemente noti a tutta la Comunità Scolastica gli effetti devastanti di queste norme irragionevoli e assurde, al punto che è diventato complesso e problematico persino aprire le nostre Scuole e garantire i servizi minimi all’utenza, per non parlare della vigilanza sugli accessi agli edifici, o di quella sui nostri alunni e del funzionamento dei Laboratori”, commenta la direzione nazionale.
“Il Sindacato Feder ATA è sempre stato, si legge ancora sul comunicato, fin dall’inizio, fortemente critico nei confronti del blocco delle supplenze, ed ha sempre ed insistentemente chiesto e scritto alle Ministre Sen. Fedeli e Sen. Giannini per l’immediata abrogazione. Siamo fieri di aver contribuito, con le nostre richieste, al parziale miglioramento di queste inaccettabili norme restrittive che hanno fortemente umiliato e danneggiato tutto il quotidiano lavoro del Personale ATA”.
Adesso la parola passa alla Ragioneria di Stato e stabilire se la proposta del Ministero dell’Istruzione sia percorribile.
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