I rapporti tra personale scolastico e dirigenza non sempre sono facili. Talvolta dall’alto arrivano richieste anche non esplicite di quantità crescenti di ore di lavoro non retribuito, a cui il lavoratore non può o non riesce a dire di no. La Tecnica della Scuola vuole indagare su questo fenomeno, definito Job creep, comunemente tradotto in italiano come lavoro tossico, che da anni pare sia diffuso negli ambiti lavorativi, scolastici e no.
Si tratta della disponibilità a fare sempre di più per soddisfare le aspettative del dirigente, una disponibilità che si traduce in comportamenti o prestazioni che vengono creduti necessari per il proprio successo professionale ma che in realtà superano di gran lunga i doveri contrattuali: l’ansia di prestazione spinge la persona a lavorare oltre l’orario di servizio, la sera e durante il week end. Ovviamente il lavoratore viene intenzionalmente sollecitato a cadere in questa “trappola”, facendo leva sul suo desiderio di soddisfare le aspettative del superiore, portandolo, in sostanza, a modificare i parametri del suo accordo contrattuale senza aver contabilizzato questi cambiamenti.
Nel ringraziare La Tecnica della Scuola per l'interesse mostrato nella causa in questione, (vedasi https://www.tecnicadellascuola.it/settimana-corta-a-scuola-senza-buoni-pasto-e-a-discapito-dei-docenti),…
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