Mettere a disposizione delle biciclette ai ragazzi per arrivare a scuola: l’idea è del governo peruviano e servirà ad incentivare la frequenza scolastica anche nei villaggi più sperduti. Il progetto denominato “Rutas solidarias” (percorsi solidali), vuole garantire la permanenza degli alunni della scuola primaria e secondaria attraverso la fornitura di biciclette adatte a raggiungere gli istituti educativi delle zone rurali più povere.
L’iniziativa, ripresa dall’agenzia “Redattore sociale”, è nata nel 2012 ed è divenuta operativa su larga scala nel 2013: ha visto nella prima fase la partecipazione al programma di 8 regioni, 140 distretti, 419 centri abitati e 476 istituzioni educative, con la donazione di 10.160 biciclette.
Per quest’anno invece, durante l’ultima settimana di agosto, è prevista la distribuzione di 12.850 bici in 11 diverse regioni del Paese: Ayacucho, Huancavelica, Cajamarca, Cusco, Huánuco, Puno, San Martín, Ucayali, Madre de Dios, Pasco e Piura.
“Entro la fine dell’anno si prevede la fornitura di circa 15 mila biciclette tra tutte le varie regioni e per il 2015 un totale di 50 mila” dichiara al quotidiano El Peruano Pilar Appiani, direttrice della Promozione scolastica, cultura e sport del ministero del’Educazione peruviano.
Gli istituti selezionati dalle autorità regionali e dalle unità di gestione educativa locale (ugel) forniscono i nominativi degli studenti che vivono più distanti dalla scuola.
“Su questa base si fa l’assegnazione delle varie unità, che poi restano sotto l’amministrazione delle istituzioni educative” continua Appiani.
Per garantire l’utilizzo in tutte le condizioni meteorologiche e la piena funzionalità delle bici, agli studenti viene fornito un casco e un cappotto, un kit con vari strumenti per la manutenzione del veicolo, alcuni ricambi e un corso di formazione sul primo soccorso, sul mantenimento e sulla riparazione delle unità.
Parallelamente il programma “Rutas solidarias” impegna le amministrazioni locali nella manutenzione delle strade e della segnaletica, così da rendere più sicuro e praticabile il percorso dei ragazzi da casa fino all’istituto scolastico da raggiungere.
Insomma, dall’altra parte del mondo per vincere la lotta contro la dispersione scolastica si punta anche sul miglioramento delle strade e sulla fornitura dei mezzi di locomozione.
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