Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato, anche se in breve, l’aggressione che ha avuto luogo al liceo Michelangiolo di Firenze lo scorso 18 febbraio nel corso dell’apertura della cerimonia al Quirinale per la consegna di 30 nuovi attestati di Alfiere della Repubblica oggi, 24 febbraio, come riportano La Stampa e Il Corriere della Sera, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, seduto in prima fila, che è ancora al centro delle polemiche per aver criticato la dirigente scolastica di un altro istituto fiorentino che ha scritto una lettera sul pericolo di una deriva fascista studenti e famiglie.
“Oggi è un giorno particolare, perché si compie un lungo anno della guerra che ha visto la Russia aggredire l’Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra con uno stato che aggrediva un altro dagli eventi drammatici che poi hanno condotto alla Seconda guerra mondiale. Due giorni fa ricorrevano 80 anni dalla morte di una quindicina di ragazzi teschi poco più che ventenni, del movimento della Rosa Bianca, che con coraggio nella Germania di Hitler si opposero alla violenza. La pace richiede una grande opera per conseguirla e è anche frutto dei sentimenti dei popoli”, ha esordito Mattarella, nel primo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina.
“Voi agite come fanno tante e tanti ragazze e ragazzi in Italia e in altri Paesi, praticando solidarietà, impegno comune. Si vive insieme agli altri in solidarietà, tutto questo è un antidoto contro la violenza perché indica un modello di vita che si contrappone a quello di prepotenza, sopraffazioni e violenza. Vediamo violenza nelle famiglie, nelle abitazioni, in tante circostanze, per strada, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola, violenza verso i ragazzi”, questo il riferimento ai fatti di Firenze.
“Vi sono episodi di violenza contro i quali la vera diga é ovviamente fatta dagli interventi della pubblica autorità. Ma è fatta in maniera prevalente dai comportamenti positivi del nostro tempo. Il nostro è un paese che ha sempre coltivato la civiltà della condizione umana”, ha aggiunto il Capo di Stato.
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