Dopo l’annuncio mediatico sulla proposta di istituire nella scuola superiore di primo e secondo grado cattedre di 24 ore, è stata presentata una petizione on line dal titolo “No alle cattedre di 24 ore. Fermiamo il ministro Profumo“.
La proposta del ministro Profumo di aumentare il numero delle ore di insegnamento da 18 24 creerà ulteriore scompiglio nelle vite di migliaia e migliaia di famiglie di docenti e di studenti. Secondo la petizione non si tratta soltanto di un ennesimo attacco al salario (l’aumento delle ore, infatti, non equivarrebbe a un aumento dello stipendio mensile!). Se dovesse passare il piano che il Ministro dell’Istruzione ha intenzione di proporre, le condizioni di lavoro degli insegnanti di ruolo diventerebbero a dir poco disumane.
Ad esempio di quanto detto la petizione porta il caso di un insegnante di francese delle medie, che per arrivare a 24 ore, dovrebbe insegnare in dodici classi, partecipare alle riunioni di dodici consigli di classe (lavorando così per molte ore pomeridiane in più, che peraltro non verrebbero computate) e correggere un numero spropositato di verifiche scritte (anche questo lavoro non computato per lo stipendio mensile). In ogni caso, l’aumento naturale degli impegni pomeridiani andrebbe a sottrarre tempo alla fase della preparazione delle lezioni e del materiale didattico, con un naturale scadimento della qualità dell’insegnamento.
La cosa peggiore, però, è che l’aumento delle ore di un terzo rispetto a quelle attuali comporterebbe anche un taglio di un terzo delle cattedre attualmente presenti nel nostro paese! Da segnalare il successo dell’iniziativa che in poche ore ha raggiunto l’adesione di oltre 16mila firme. Il link della petizione:
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