“Il Dirigente scolastico non è nelle condizioni oggettive di adempiere, da solo, al compito della prevenzione dei rischi, in quanto la scuola non è proprietaria della struttura e non dispone delle risorse finanziarie necessarie a realizzare la manutenzione degli edifici e la formazione del personale preposto”.
La sicurezza scolastica è una questione di interesse generale; nella norma sono previsti compiti ed obiettivi per differenti soggetti di molteplici enti (comuni, province, ASL, VVFF…) ma la mancata emanazione dei decreti attuativi per il comparto scuola (prevista a 24 mesi e che avrebbe consentito di adattare le disposizioni generali al contesto specifico di scuola e università) non consente la precisa individuazione delle responsabilità dei diversi soggetti professionali.
Il Dirigente scolastico non è nelle condizioni oggettive di adempiere, da solo, al compito della prevenzione dei rischi, in quanto la scuola non è proprietaria della struttura e non dispone delle risorse finanziarie necessarie a realizzare la manutenzione degli edifici e la formazione del personale preposto. Individuare un unico soggetto da sovraccaricare di responsabilità può sgravare la coscienza di molti ma di fatto non migliora la questione della sicurezza. Le scuole continuano a versare in uno stato di colpevole abbandono: l’aver trovato il capro espiatorio da mandare sotto processo in ogni circostanza non avvicina di nulla la soluzione del problema.
Il decreto attuativo, a tutt’oggi, non è stato emanato. L’emanazione del decreto attuativo, già previsto dal Testo Unico, potrebbe effettivamente contribuire ad individuare e ripartire meglio oneri e responsabilità tra i diversi soggetti coinvolti e, quindi, avvicinare il traguardo della messa in sicurezza degli edifici scolastici. La sicurezza nelle scuole è una questione che attiene alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti, il diritto alla salute e il diritto all’istruzione.
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