“Chi lavora nella scuola sa per esperienza che questo è il periodo in cui va a conclusione il confronto tra RSU e Dirigenza per definire il contratto integrativo d’istituto. Sono pochi denari che vanno a riconoscere l’enorme mole di lavoro non retribuito che, quotidianamente, viene erogato nelle scuole, da tutto il personale, dai collaboratori, dagli impiegati, dai tecnici e dagli insegnanti. Le RSU, mai come quest’anno, hanno dovuto fare i conti con la miseria del MOF [l’insieme delle risorse che retribuiscono le tutte attività aggiuntive erogate], che si è ridotto del 60% delle risorse disponibili solo 2 anni fa, e il sempre maggiore carico di attività correlate al lavoro svolto, da tutti, nella scuola di ogni ordine e grado. La riduzione delle risorse è imputabile alle sciagurate scelte di politica scolastica attuate da tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni, alla acquiescenza dei Sindacati firmatari dei contratti che le hanno accompagnate, in particolare accettando lo storno dai fondi ministeriali per il FIS delle risorse per riconoscere il pagamento degli scatti di anzianità dovuti: risorse che dovevano essere recuperate diversamente.
Le RSU hanno smarrito, anno dopo anno, la loro funzione originaria, e a loro non rimane, essendo venute meno anche le disponibilità del MOF, quasi più nulla da contrattare: la parte normativa è stata sottratta, ope legis, dalla legge Brunetta, che molti Dirigenti Scolastici hanno applicato con una solerzia degna di miglior causa; quella economica si è rinsecchita e su di essa si è ridotta la possibilità, per RSU sempre più disarmate, di contrattare criteri di maggiore equità e rispondenti al carico di lavoro cresciuto negli ultimi anni per tutti i lavoratori della scuola; rimane la funzione di parafulmine sull’organizzazione interna del lavoro. Uno svilimento politico e uno svuotamento sindacale.
Riteniamo che sia utile e necessario mandare un segnale forte al Ministero e ai Sindacati, proponendo di rifiutarci di firmare il rinnovo di un contratto d’istituto a perdere e motivando agli atti il rifiuto. Firmino i rappresentanti sindacali territoriali un contratto peggiorativo, si assumano la responsabilità della incresciosa realtà a cui ci hanno condotto. Producano da soli i Dirigenti Scolastici il contratto integrativo quale atto unilaterale: se ne assumano l’onere totalmente, senza innalzare il vessillo di una democrazia sindacale, attualmente in rapida e drammatica erosione “. Vedremo nei prossimi giorni l’esito di questa petizione, ma nell’attesa, la presenza di numerosi malumori nelle nostre scuole per i tagli dei compensi accessori è una cosa certa.
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