Piani di studi dell’indirizzo Design nei Licei Artistici

L’indirizzo Design non è da intendersi come indirizzo unico e indifferenziato, ma che esso è articolato in diversi settori di produzione, per consentire ai Licei Artistici di organizzare il proprio piano dell’ offerta formativa “nel rispetto delle proprie specificità” (DPR 89/2010, art.4 c.4) anche al fine di corrispondere alle esigenze e alle vocazioni delle diverse realtà territoriali.

Lo ha precisato il Miur con la nota prot. n. 4448 del 19 maggio 2015 con la quale ha fornito chiarimenti in merito ai piani di studi dell’indirizzo Design nei Licei Artistici e alla assegnazione delle ore di insegnamento delle discipline caratterizzanti l’indirizzo stesso.

I suddetti settori di produzione sono così stati individuati e codificati:

  • LIA9 DESIGN (METALLI, OREFICERIA E CORALLO)
  • LIB9 DESIGN (ARREDAMENTO E LEGNO)
  • LIC9 DESIGN (CERAMICA)
  • LID9 DESIGN ( INDUSTRIA)
  • LIE9 DESIGN (LIBRO)
  • LIF9 DESIGN (MODA)
  • LIG9 DESIGN (TESSUTO)
  • LIH9 DESIGN (VETRO)

A ciascun settore corrisponde una diversa prova d’esame.

Quindi, ogni classe di Design costituita nei Licei artistici deve corrispondere ad uno solo dei settori di produzione sopra indicati (salvo nel caso residuale in cui si tratti di classe articolata tra due diversi settori di produzione).

La scelta del settore di produzione effettuata dall’istituzione scolastica si riflette naturalmente sulla individuazione delle classi di concorso cui vanno assegnate le discipline di indirizzo.

Con la nota prot. n. 6753 del 27 febbraio 2015 il Miur aveva già stabilito che in attesa dell’emanazione del regolamento relativo alle nuove classi di concorso, per la determinazione dell’organico di diritto vengono confermate, per le classi dell’intero quinquennio interessate al riordino del secondo ciclo, le classi di concorso di cui al D.M. n. 39 del 30 gennaio 1998, e successive modifiche e integrazioni, opportunamente integrate e rivedute.

Gli insegnamenti che confluiscono in più classi di concorso del vecchio ordinamento devono essere considerati “atipici”. Pertanto, la relativa attribuzione alle classi di concorso deve avere come fine prioritario la tutela della titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale formazione delle cattedre e la continuità didattica e una volta individuata dovrà essere mantenuta per tutto l’anno scolastico.

Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all’indirizzo, all’articolazione, all’opzione, nonché al curricolo presente nella scuola.

Allo stesso modo, la tabella allegata alla nota, riportante il piano degli studi dell’indirizzo Design con le diverse classi di concorso, recisa: “N.B. nel definire le classi di concorso occorre fare riferimento ai distinti settori di produzione”.

Lara La Gatta

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