Tutti i Dirigenti scolastici, prima dell’avvio delle lezioni, nei primi collegi docenti, devono proporre e fare deliberare al Collegio il piano annuale delle attività e formazione. Spieghiamo come si procede per deliberare il piano annuale delle attività dei docenti e il pino annuale dell’aggiornamento e formazione.
Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive. Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Di tale piano è data informazione alle OO.SS. di cui all’art. 7 (RSU e sindacati provinciali firmatari di contratto).
È utile sapere che il Dirigente scolastico che non fa deliberare il Collegio docenti sul piano delle attività annuale e non informa le RSU e i sindacati provinciali rappresentativi sui contenuti di tale piano, agisce in modo antisindacale e potrebbe avviarsi un’azione per condotta antisindacale ex art.28 Legge n.300/70.
A tal riguardo è utile sottolineare che su richiesta dell’USR per il Veneto, il 4 marzo 2013, l’Avvocatura di Stato di Venezia ha espresso Parere in merito alle competenze del Dirigente Scolastico in relazione all’elaborazione e all’approvazione del Piano delle attività annuali. Nel merito, è stato ricordato che il Piano delle attività è predisposto dal DS sulla base di eventuali proposte degli Organi collegiali e quindi deliberato dal Collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa.
Per quanto riguarda la formazione e l’aggiornamento è valido ancora l’art.66 del CCNL scuola 2006-2009. In tale norma è disposto che in ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA.
Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale e periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati. Il Piano si articola in iniziative: promosse prioritariamente dall’amministrazione; progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con l’Università (anche in regime di convenzione), con le associazioni professionali qualificate, con gli Istituti di Ricerca e con gli Enti accreditati.
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