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Piano assunzioni: sindacati divisi

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Con una nota indirizzata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, le confederazione sindacali e i sindacati di comparto, con esclusione della Cgil e della Flc, chiedono un incontro urgente al Governo per discutere sulla attivazione delle procedure per la realizzazione del piano triennale di assunzioni previsto dal decreto sviluppo che proprio in questi giorni è all’esame del Parlamento per essere convertito in legge.
Già due settimane addietro la Flc-Cgil aveva avanzato, senza esito, una richiesta analoga, ma evidentemente i rapporti fra le diverse sigle sindacali sono ormai troppo deteriorati e le segreterie nazionali non riescono a ritrovarsi unite neppure per una semplice richiesta di incontro.
D’altronde, in occasione dell’audizione svoltasi alla Camera il 31 maggio scorso, la Flc ha già avanzato le proprie proposte sottolineando la necessità che il piano di assunzioni abbia durata quinquennale e non triennale come previsto dal decreto.
“Il piano – aggiunge il sindacato di Pantaleo –
va attuato con la trasformazione in organico di diritto di tutti i posti liberi su spezzoni e sul sostegno”.
Non solo, ma la Flc chiede anche che
“la quota parte di assunzioni docenti e ata sulla base dei posti vacanti e disponibili relativa all’anno scolastico 2010-2011 sia aggiuntivo al suddetto piano”
La Flc-Cgil fin dallo scorso autunno aveva lanciato la cosiddetta “operazione centomila” dimostrando – numeri alla mano – che ci sono le condizioni per assumere da subito almeno 100.000 precari senza neppure creare un aggravio di spesa ma anzi risparmiando persino qualche milione di euro.
Adesso la parola passa al Governo che dovrà decidere se convocare tutti i sindacati, Cgil compresa, o se fare un invito selettivo.