Le intenzioni sono precise: facilitare e accelerare l’introduzione nell’economia italiana delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo da consentire all’Italia di tenere il passo della competizione internazionale.
Fra gli obiettivi annunciati per l’anno 2001:
• 15 laboratori e corsi universitari in economia e tecnologia dell’informazione e della comunicazione.
• 1 computer ogni 25 allievi nelle scuole primarie.
• 1 computer ogni 10 allievi nelle scuole secondarie.
• 900.000 ore di formazione per docenti delle scuole a livello regionale.
"Nella scuola l’asse portante dell’intervento sarà ancora il programma per la diffusione delle tecnologie didattiche 1997-2000 che – ha assicurato il Presidente del Consiglio – verrà completato, potenziato e rifinanziato per il prossimo triennio".
Per il 2001 si prevede di garantire una dotazione media di un PC ogni 25 alunni nella scuola dell’obbligo e di uno ogni 10 nelle superiori; per ottenere questo risultato verranno stanziati 240 miliardi.
Per il 2002 si arriverà a un PC ogni 15 alunni nella scuola dell’obbligo e per raggiungere questo obiettivo verranno messi a disposizione altri 250 miliardi.
Tutte le scuole avranno un collegamento a Internet, ma la novità è che si prevede di realizzare il cablaggio interno in almeno 2000 istituzioni scolastiche nel 2001 e in altre 2000 l’anno successivo, con una spesa globale di 500 miliardi.
Alla formazione dei docenti verrà riservata una fetta di 270 miliardi che dovrà servire ad organizzare poco meno di un milione di ore di formazione fin dal 2001.
Saranno coinvolti 45 mila docenti nel 2001 e 200 mila nel 2002.
Il progetto si basa sulla ipotesi di offrire almeno 20 ore di formazione a ciascun docente in modo da garantire che in ciascuna scuola vi sia almeno un insegnante in grado di organizzare laboratori o biblioteche multimediali.
Le intenzioni sono buone, anzi ottime, c’è da augurarsi che seguano fatti concreti.