Anche per le istituzioni scolastiche, con il prossimo esercizio finanziario, entrerà in vigore il nuovo piano economico dei conti.
La vicenda di questa novità e particolarmente indicativa dei tempi pressoché “biblici” della macchina amministrativa dello Stato.
Proviamo a ripercorrerla.
La modifica del piano dei conti è contenuta in uno schema regolamento che ha iniziato il suo percorso parlamentare proprio qualche giorno fa.
Entro la prima settimana di luglio le Commissioni Bilancio di Camera e Senato dovranno formulare il proprio parere e a quel punto il Governo potrà emanare l’atto definitivo.
In realtà, il provvedimento non inciderà in modo significato sulle modalità di gestione del bilancio delle scuole che potrebbe invece subire modifiche importanti da un’altra norma che da tempo è all’esame delle strutture tecniche della Ragioneria Centrale dello Stato secondo cui si dovrebbe passare in tempi rapidi dall’attuale bilancio di competenza ad un più realistico bilancio di cassa.
Questa secondo novità, una volta approvata, provocherà un cambiamento importante nella gestione contabile delle scuole che potranno assumere impegni di spesa facendo conto solamente sulle somme effettivamente disponibili in cassa e non sugli stanziamenti annunciati dallo Stato, dalle Regioni o dagli Enti Locali.
Ma la modifica del piano dei conti era stata stabilità già dalla legge finanziaria n. 196 del 2009 che prevedeva l’emanazione di un apposito decreto legislativo. Questo secondo provvedimento è stata emanato nel maggio del 2011 e ora si inizia il passaggio finale del regolamento applicativo.
Nel concreto una norma approvata dal Parlamento nel dicembre del 2009 entrerà concretamente in vigore, forse, nel 2014.
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