MIUR e Sindacati hanno concluso l’accordo e siglato il contratto per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie quando mancano pochi giorni dalla divulgazione degli esiti della mobilità della scuola secondaria di secondo grado che, siamo certi, chiuderanno negativamente il cerchio dei NON trasferimenti anche quest’anno a danno dei tantissimi docenti esiliati ed immobilizzati.
Rispetto allo scorso anno quando il contratto per le AP aveva blindato la possibilità ai docenti di ruolo senza titolo di ottenere il ricongiungimento su posto di sostegno in deroga previo accantonamento per gli specializzati nelle graduatorie e solo dopo le regolari operazioni di assegnazione provvisoria ai docenti con titolo, quest’ anno è invece prevista nel contratto integrativo la possibilità, per chi ha almeno un anno di esperienza su posto di sostegno, di produrre domanda di AP anche su posto di sostegno.
Questo accordo, pur costituendo un’opportunità in più per diversi docenti ed un’importante apertura da parte del MIUR alle richieste dei gruppi e comitati di docenti esiliati ed immobilizzati uniti, tuttavia le accoglie solo parzialmente, stabilendo di fatto un paletto che molti docenti di ruolo non possono superare, nonostante abbiano maturato diversi anni di esperienza nelle classi con alunni diversamente abili contribuendo con corresponsabilità al raggiungimento degli obiettivi, didattici e socio-affettivi, definiti nei Piani Educativi Individualizzati.
Pertanto richiamando direttamente la proposta in merito alle Assegnazioni Provvisorie, inclusa nella piattaforma condivisa dai comitati uniti ed inviata al MIUR ed ai Sindacati
dichiariamo quanto segue:
Per i motivi appena esposti e perché convinti che le soluzioni vadano sempre perseguite per tutti sottolineiamo ancora una volta che l’unica vera soluzione è costituita da un PIANO DI RIENTRO DEFINITIVO, che deve essere messo in atto partendo innanzitutto da un censimento dei docenti di ruolo titolari fuori dai propri luoghi di residenza e che chiedono di potervi ritornare al fine di evitare di bandire nuovi posti a concorso nelle province in cui ci sono docenti che mirano al rientro (precedenza alla mobilità), aumento della percentuale da destinare ai trasferimenti interprovinciali (basta all’irrisorio 30 percento) ed alla stabilizzazione definitiva di tutti i posti in deroga sul sostegno e di tutti gli organici di fatto su posto comune unita all’estensione del tempo pieno anche al Sud.
Per questo è necessaria una scelta coraggiosa da parte della politica e del MIUR che veda un impegno finanziario concreto già a partire dalla prossima Legge di Bilancio per trasformare e congelare gli organici senza più tagli orizzontali e classi pollaio per risparmiare. Solo in questo modo si potrà dare una soluzione definitiva alla difficile condizione dei tanti docenti di ruolo che hanno diritto ad avere una prospettiva vera di rientro nelle province di residenza, oltre che dare una reale boccata di ossigeno a tutto il sistema scolastico del nostro paese.
Osservatorio Diritti Scuola
Nastrini Liberi Uniti
Comitato 8000 esiliati fase B GAE
DISA 2014
Coordinamento docenti fase C
Vittime errore algoritmo
Tic Tac Mondo scuola gruppo fb
Docenti Immobilizzati gruppo fb
Docenti sardi fuori regione e provincia
Docenti fuori sede per un piano di rientro
Docenti mobilitati Sicilia
Mobilitati ragusani
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