I lettori ci scrivono

Piano di rientro dei docenti fuori sede: occorre una scelta coraggiosa e chiara

MIUR e Sindacati hanno concluso  l’accordo e siglato il contratto per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie quando mancano pochi giorni dalla divulgazione degli esiti della mobilità della scuola secondaria di secondo grado che, siamo certi, chiuderanno negativamente il cerchio dei NON trasferimenti anche quest’anno a danno dei tantissimi docenti esiliati ed immobilizzati.

Rispetto allo scorso anno quando il contratto per le AP aveva blindato la possibilità ai docenti di ruolo senza titolo di ottenere il ricongiungimento su posto di sostegno  in deroga previo accantonamento per gli specializzati nelle graduatorie e solo dopo le regolari operazioni di assegnazione provvisoria ai docenti con titolo, quest’ anno è invece prevista nel contratto integrativo la possibilità, per chi ha almeno un anno di esperienza su posto di sostegno, di produrre  domanda di AP anche su posto di sostegno.

Questo accordo, pur costituendo un’opportunità in più per diversi docenti ed un’importante apertura da parte del MIUR alle richieste dei gruppi e  comitati di docenti esiliati ed immobilizzati uniti, tuttavia le accoglie solo parzialmente, stabilendo di fatto un paletto che molti docenti di ruolo non possono superare, nonostante abbiano maturato diversi anni di esperienza nelle classi con alunni diversamente abili contribuendo con corresponsabilità al raggiungimento degli obiettivi, didattici e socio-affettivi, definiti nei Piani Educativi Individualizzati.

Pertanto richiamando direttamente la proposta in merito alle Assegnazioni Provvisorie, inclusa nella piattaforma condivisa dai comitati uniti ed inviata al MIUR ed ai Sindacati

  • “Possibilità di nominare i docenti di ruolo sprovvisti di titolo di specializzazione richiedenti assegnazione provvisoria su posti di sostegno in deroga, solo dopo l’esaurimento di tutti i docenti specializzati che ne fanno richiesta e accantonamento del numero dei posti assegnabili in supplenza al personale precario specializzato”. “Diritto ad assegnazioni provvisorie annuali con possibilità di indicare per il ricongiungimento più di una provincia in coda a quella di residenza (come avvenuto già per gli idonei inseriti in graduatoria di merito).” “Possibilità di nominare in assegnazione provvisoria i docenti titolari sul sostegno non soddisfatti su posto di sostegno anche su posto comune e in deroga al vincolo quinquennale, in coda ai docenti titolari su materia.”

dichiariamo quanto segue:

  • La richiesta di assegnazione provvisoria su posto di sostegno in deroga anche ai docenti di ruolo senza titolo di specializzazione e già attuata in alcune regioni nel 2016 senza ulteriori requisiti paletto, non ha mai comportato la non considerazione della fondamentale importanza del possesso del titolo di specializzazione per lavorare sul sostegno, ma è nata esclusivamente dalla constatazione che, nelle condizioni attuali, in molte province i posti in deroga sul sostegno sono tantissimi e sono sempre stati poi assegnati a personale non solo non specializzato, ma in diversi casi neppure abilitato o chiamato dalle domande di messa a disposizione.
  • Solo il titolo di specializzazione per le attività didattiche di sostegno costituisce un requisito di precedenza per l’attribuzione ai docenti dei posti di sostegno, come sancito dalla L. 104. In assenza del titolo, l’esperienza maturata almeno per un anno su posto di sostegno diventa una discriminante labile e suscettibile di interpretazioni, un requisito escludente in un contesto estremamente variegato di docenti che hanno comunque esperienza con gli alunni con disabilità e nella didattica inclusiva (docenti che hanno prestato servizio su posti di potenziamento e che hanno sostituito docenti di sostegno o che hanno costantemente affiancato i docenti di posto comune nelle attività di recupero e potenziamento degli studenti diversamente abili per fare solo qualche esempio)
  • Ricordiamo che gli alunni con disabilità sono gli alunni di tutti i docenti di un consiglio di classe/team e che viceversa il docente specializzato per le attività didattiche di sostegno è docente di tutti gli alunni che compongono un gruppo classe. Alla luce di questo i docenti di ruolo, abilitati e con esperienza pregressa, possono vantare tutti esperienza con gli alunni disabili e non si può che constatare nuovamente che l’unica differenza la fa solo il titolo di specializzazione regolarmente conseguito.
  • Inoltre le assegnazioni provvisorie per ricongiungimento ai familiari sono solo un provvedimento temporaneo che non risolve il problema del grande numero di docenti (principalmente del Sud) esiliati ed immobilizzati da anni in sedi lontane. Bisogna ricordare anche che in moltissime province non ottengono assegnazione provvisoria neppure i docenti che hanno il titolo di specializzazione, titolari sul sostegno in altre regioni e che non riescono a rientrare definitivamente perché i posti, anche quelli sul sostegno, nelle loro province non sono stabili, anche se necessari ogni anno.

Per i motivi appena esposti e perché convinti che le soluzioni vadano sempre perseguite per tutti sottolineiamo ancora una volta che l’unica vera soluzione è costituita da un PIANO DI RIENTRO DEFINITIVO, che deve essere messo in atto partendo innanzitutto da un censimento dei docenti di ruolo titolari fuori dai propri luoghi di residenza e che chiedono di potervi ritornare al fine di evitare di bandire nuovi posti a concorso nelle province in cui ci sono docenti che mirano al rientro (precedenza alla mobilità), aumento della percentuale da destinare ai trasferimenti interprovinciali (basta all’irrisorio 30 percento) ed alla stabilizzazione definitiva di tutti i posti in deroga sul sostegno e di tutti gli organici di fatto su posto comune unita all’estensione del tempo pieno anche al Sud.

Per questo è necessaria una scelta coraggiosa da parte della politica e del MIUR che veda un impegno finanziario concreto già a partire dalla prossima Legge di Bilancio per trasformare e congelare gli organici senza più tagli orizzontali e classi pollaio per risparmiare. Solo in questo modo si potrà dare una soluzione definitiva alla difficile condizione dei tanti docenti di ruolo che hanno diritto ad avere una prospettiva vera di rientro nelle province di residenza, oltre che dare una reale boccata di ossigeno a tutto il sistema scolastico del nostro paese.

Osservatorio Diritti Scuola

Nastrini Liberi Uniti

Comitato 8000 esiliati fase B GAE

DISA 2014

Coordinamento docenti fase C

Vittime errore algoritmo

Tic Tac Mondo scuola gruppo fb

Docenti Immobilizzati gruppo fb

Docenti sardi fuori regione e provincia

Docenti fuori sede per un piano di rientro

Docenti mobilitati Sicilia

Mobilitati ragusani

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