Il Piano Estate “serve non solo per tenere i ragazzi” durante il periodo estivo, “quindi una misura antidispersione, ma è anche il luogo in cui si sperimentano le nuove forme di didattica, nuove forme dello stare insieme, nuove forme di espressione”. A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi incontrando le studentesse, gli studenti e i docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Roma coinvolti in attività e iniziative che rientrano nell’ambito del Piano Estate 2022: laboratori innovativi e officine creative, percorsi di realtà virtuale in spazi dedicati alle discipline Steam. Una posizione, quella del ministro, fortemente diversa da quella dei sindacati: Pino Turi, leader della Uil Scuola, ad esempio, qualche giorno fa aveva “bollato” l’iniziativa sostenendo che “questa non è scuola ma assistenza. Stiamo trasferendo risorse dal pubblico al privato con un surplus di lavoro delle segreterie”.
Bianchi è invece sembrato entusiasta del Piano Estate, svolto già nel 2021: ha visitato i laboratori e il cortile esterno dell’istituto superiore capitolino, dove alcuni studenti stavano facendo attività motorie, cimentandosi con il ‘Tiro con l’arco’.
“Sono oltre 3.100 – ha spiegato Bianchi – le scuole che hanno aderito, ed è una straordinaria forza per tutto il Paese”.
“L’obiettivo dei fondi contro la dispersione è, non solo evitare l’abbandono scolastico, ma dare ai ragazzi il senso che la scuola è il centro della Comunità, ed è a questa comunità che devono rivolgersi per non perdersi”.
Le risorse europee per ridurre gli abbandoni dei banchi, ha aggiunto il ministro, “sono tante, 1,5 miliardi in tutta Italia. Certamente – ha aggiunto Bianchi – dando alle zone più svantaggiate più possibilità, però dando a tutte questa idea: non è un fatto spot ma un piano organico, ed è su questo che stiamo lavorando”.
Sono state 3.119 le scuole che hanno aderito al Piano Estate, ha ricordato il ministro e, ha sottolineato (quasi 1.900 non hanno però avuto accesso ai fondi): “la cosa straordinaria dell’anno scorso, quando abbiamo dato più di 200 milioni (nell’estate corrente però sono meno n.d.r.), è che le scuole li hanno usati in parte per fare delle cose durante l’estate ma la gran parte, i tre quarti, hanno iniziato attività d’estate e le hanno proiettate su tutto l’anno”.
Ciò significa, ha aggiunto, che “c’è un luogo vero di sperimentazione che cambia la scuola durante l’anno. Più di un milione di studenti hanno partecipato, 1,1 milioni, e ha partecipato proprio perchè nel momento dell’estate dove hai il più forte rischio di abbandono, di fuoriuscita, hanno trovato nella loro scuola il punto di riferimento”.
Infine, in vista del prossimo anno scolastico, il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha detto che “stiamo lavorando per avere una scuola in presenza e in sicurezza“.
“Abbiamo un piano digitale straordinario, stiamo collegando in banda larga tutte le scuole italiane, stiamo facendo un piano per 650mila docenti da formare, abbiamo dato più di due miliardi per comprare questi laboratori ora – ha concluso Bianchi – tutto questo è possibile se torniamo a credere non nella scuola, ma in noi stessi”.
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