Contabilità e bilancio

Piano Estate, entro il 31 maggio la presentazione delle candidature

Scade oggi, 31 maggio, esattamente alle ore 15, il termine per presentare le candidature per il Piano Estate.

Con una lettare indirizzata a Dirigenti scolastici, insegnanti, personale Ata, e genitori, il Ministro Valditara ha ricordato lo stanziamento di 400 milioni di euro, per finanziare azioni di potenziamento delle competenze, nonché attività di inclusione, socialità, ricreative per il periodo di sospensione estiva delle lezioni (c.d. “Piano estate”), per gli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025.

Desidero rappresentare lo sforzo profuso per individuare tali risorse – si legge nella lettera – nella convinzione che sia fondamentale rendere la scuola un luogo aperto, parte integrante della comunità, in grado di realizzare attività di formazione e aggregazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, perdono quel punto di riferimento fondamentale che è la scuola e non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari“.

Il Ministro ribadisce che le scuole hanno la possibilità di realizzare progetti sportivi, musicali, teatrali, ricreativi e di potenziamento didattico per valorizzare i talenti dei giovani. In generale, possono avviare qualsiasi iniziativa che promuova le relazioni, l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e la vita di gruppo.

Le scuole possono inoltre ampliare ulteriormente l’offerta del Piano estate, agendo singolarmente o in rete tra loro, grazie alle collaborazioni con il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le università, i centri di ricerca, le associazioni sportive, le organizzazioni e i centri di volontariato e del terzo settore. Inoltre, possono coinvolgere attivamente le famiglie e le loro associazioni, nonché gli studenti universitari per attività di mentoring e tutoraggio.

Sono certo che – conclude il Ministro – grazie al vostro contributo sarà possibile favorire e attivare le reti e le sinergie necessarie per avviare i progetti promuovendo esperienze concrete per gli studenti, favorendo la loro crescita personale, culturale e professionale. Iniziative di cui è opportuno che sia data ampia conoscenza per consentire alle famiglie di fare scelte consapevoli“.

Come avviene l’accesso ai servizi di SIF2127?

L’utente accede all’applicazione inserendo, nella pagina di Login dell’Area Riservata del portale MIM, le credenziali IAM se disponibili oppure SPID / CIE / eIDAS.

Ciascun utente che accede deve avere un’utenza del portale IAM mentre l’autorizzazione e la profilazione di secondo livello è gestita internamente all’applicazione. All’interno dell’applicazione è quindi presente il censimento dell’utente con il relativo ruolo/ruoli.

Come recuperare l’utenza di accesso al portale MIM?

Se l’utente non ricorda l’utenza di accesso al portale MIM, può utilizzare la funzionalità di recupero presente nel pannello di login, selezionando “Username dimenticato?”.

Come recuperare la password di accesso al portale MIM?

Se l’utente non ricorda la password di accesso al portale MIM, può utilizzare la funzionalità di recupero presente nel pannello di login, selezionando “Password dimenticata?”.

Cosa fare se a seguito della registrazione al portale MIM non si riceve nessuna email di conferma?

Se la registrazione al portale MIM è stata effettuata con una email PEC oppure se dopo la registrazione non si riceve nessuna email di conferma (verificare che l’email di conferma non sia finita tra gli spam), è possibile richiedere una nuova registrazione cancellando la precedente.

Nella pagina di login (https://iam.pubblica.istruzione.it/) selezionare la voce “Registrati” e inserire il codice fiscale. Sarà mostrato il seguente messaggio: “Registrazione non perfezionata”.

Premere il pulsante “Nuova Registrazione” per avviare una nuova registrazione modificando l’indirizzo email. Nel caso di utilizzo della PEC va verificato se l’indirizzo è abilitato a ricevere comunicazioni da caselle di posta non PEC.

Lara La Gatta

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