Sembrerebbe aver centrato l’obiettivo sperato il piano Garanzia Giovani, avviato il primo maggio scorso: gli iscritti, ad oggi, sono stati 138.083 per 8.733 posti di lavoro. A comunicarlo è il ministero del Lavoro, che segnala come 21.136 ragazzi sono stati convocati per un incontro e 9.164 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento.
Le occasioni di lavoro disponibili – spiegano dal Ministero – sono soprattutto contratti a tempo determinato (75%), seguiti dal tempo indeterminato (11%) e dai tirocini (7%). Il 71% dei posti è concentrato al Nord. Tra i ragazzi che si sono registrati, uno su cinque (21%) è laureato, oltre metà (56%) è diplomato e quasi uno su quattro (23%) ha un titolo di studio di terza media o inferiore. Il 50% ha un’età tra i 19 e i 24 anni, il 44% tra i 25 e i 29 anni e il 6% tra i 15 e i 18 anni. Uno su due (47%) è donna. Le prime regioni di residenza sono la Sicilia (con il 18% degli iscritti), la Campania (16%) e il Lazio (7%).
Il 25 luglio è stato anche firmato un protocollo firmato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e dal presidente di Confapi, Maurizio Casasco, per promuovere e sostenere lo stesso Piano Garanzia giovani: gli obiettivi dell’accordo vanno dalla creazione di luoghi di orientamento nelle sedi locali dell’associazione fino alla rilevazione dei fabbisogni delle figure professionali da parte delle imprese e a programmi di responsabilità sociale d’impresa orientati alla formazione e all’occupazione dei giovani.
Meno di un mese, ricordiamo, non sembravano positivi i resoconti sul ‘bonus giovani’, ideato l’anno scorso dal Governo Letta per creare tra il 2013 e il 2015 circa 100mila nuovi posti con lo stanziamento nel periodo di 794 milioni: a preoccupare erano, in particolare, i dati Inps di fine giugno, con le domande confermate ferme a poco più di 22mila.
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