La riforma della Pubblica Amministrazione targata Madia crea un paradosso oltre che una discriminazione fra precari della scuola e gli altri del pubblico impiego.
Infatti, come abbiamo già scritto in precedenza, il piano straordinario di assunzioni per il superamento del precariato storico della pubblica amministrazione interesserà quanti hanno maturato almeno tre anni di servizio. I periodi potranno essere anche non continuativi e comunque bisognerà avere già superato il concorso.
Tuttavia, tale manovra escluderebbe i precari della scuola, che non solo vedrebbero sbarrata (senza apparente motivazione) le porte dell’assunzione, ma dopo tre anni continuativi di supplenza, se entro il 2018/2019 non arriverà l’immissione in ruolo, come stabilisce la legge 107, dovranno essere licenziati e virare solo su supplenze brevi e saltuarie.
I sindacati del comparto scuola intervengono aspramente sull’ipotesi disegnata dal Ministro Madia: “occorre disinnescare la bomba ad orologeria dei 36 mesi prima che sia troppo tardi”, dichiara Pino Turi della Uil scuola, come riporta Repubblica.it, proponendo anche una via d’uscita: “È possibile — spiega — correggere questo errore nella delega in discussione in Parlamento sulla formazione inziale. Ma lo faranno?”
Anche il segretario Flc Cgil, Francesco Sinopoli, è in disaccordo col piano sottolineando che si tratta di “una disparità oggettiva che va corretta”.
Più conciliante Lena Gissi, segretario Cisl Scuola, che crede in un ripensamento da parte del ministro Fedeli, spiegando: “il piano Madia vale anche per la scuola ad esclusione del reclutamento. Sarà quindi necessario armonizzare tutto il pubblico impiego con una norma salva-scuola altrimenti la Corte di giustizia europea ci penalizzerebbe. La disparità è collegata a due forme diverse di precariato. La nostra idea è che si debba mettere a sistema la scuola”.
Marco Paolo Nigi, dello Snals Confsal, si mostra invece piuttosto scettico “Non mi convince molto il piano Madia. Perché prima di avviare un piano di assunzioni occorre togliere il blocco del turn over. I posti liberi si creano con i pensionamenti, ma se resta il blocco del turn-over dove troverà i posti Madia?”
Bisogna considerare anche, i precari non abilitati che fanno supplenze con la messa a disposizione. Questi lavoratori, come potrebbero essere stabilizzati in futuro?
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