Il Piano scuola non poteva dimenticare la problematica riguardante le persone con disabilità, a tale problematica, infatti, è dedicato un paragrafo nel quale è giudicata “priorità irrinunciabile” la presenza a scuola di tali soggetti più deboli, ma non per questo meno importanti di tutti gli altri.
Il piano, sempre nel rispetto dell’autonomia scolastica, indica l’inclusione come elemento pregnante fra i compiti della scuola.
In questo senso “La presenza quotidiana a scuola degli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare di quelli con disabilità, nella necessaria dimensione inclusiva vera e partecipata”, rappresenta una delle condizioni indispensabili e irrinunciabili per garantire a tali soggetti i diritti che la nostra Costituzione riconosce e garantisce a loro.
Le strategie educative individualizzate e personalizzate rappresentano delle priorità irrinunciabili da assicurare ai soggetti disabili e ove possibili adottare “tutte le misure organizzative possibili d’intesa con le famiglie e le associazioni, la presenza quotidiana a scuola degli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare di quelli con disabilità, nella necessaria dimensione inclusiva vera e partecipata”.
E’ indubbio che, come afferma il piano scuola, per alcune disabilità potrà essere necessario ricercare “accomodamenti ragionevoli”, coerenti con le indicazioni del CTS: “Nel rispetto delle indicazioni sul distanziamento fisico, la gestione degli alunni con disabilità certificata dovrà essere pianificata anche in riferimento alla numerosità, alla tipologia di disabilità, alle risorse professionali specificatamente dedicate, garantendo in via prioritaria la didattica in presenza”.
Fermo restante la necessità di garantire agli studenti con patologie gravi o immunodepressi, regolarmente certificati, la possibilità di poter seguire la programmazione scolastica “avvalendosi anche eventualmente della didattica a distanza”.
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