Il Piano scuola estate presentato dal Ministro Bianchi per la sua realizzazione prevede tre fasi distinte che si svilupperanno dal mese di giugno.
La fase 1 è di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali e si realizzerà nel mese di giugno.
La fase 2 di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e della socialità si svolgerà nei mesi di luglio e agosto 2021.
Infine, la fase 3 sarà di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali con introduzione al nuovo anno scolastico (settembre 2021).
Come chiarito dal Ministero con apposita faq, le Istituzioni scolastiche, in ragione della valutazione dei percorsi formativi, potranno proporre iniziative di orientamento (ad esempio, nell’ambito delle STEAM); attività laboratoriali (ad es. musica d’insieme, sport, educazione alla cittadinanza e all’ambiente, utilizzo delle tecnologie); approfondimenti per la conoscenza del territorio e delle tradizioni delle realtà locali, l’incontro con “mondi esterni”, delle professioni o del terzo settore, promuovendo stili cooperativi degli studenti, soprattutto quelli più esposti al rischio dispersione. Il coinvolgimento degli stessi studenti nella progettazione ne favorirebbe la responsabilizzazione.
In particolare, il focus prioritario per la scuola primaria potrà essere incentrato sulle abilità di base in Italiano e Matematica e, per la scuola secondaria di I grado, sugli apprendimenti di Italiano, Matematica e Lingua Inglese.
Per le scuole del secondo ciclo, le iniziative accennate per il primo ciclo si rendono ulteriormente necessarie, ovviamente declinate in relazione alla diversa classe di età.
Esempi di azioni attivabili sono:
Le iniziative hanno l’obiettivo di consentire agli studenti di riprendere contatti con la realtà educativa e al contempo recuperare le competenze relazionali, con particolare attenzione agli studenti in condizione di fragilità.
Esempi di iniziative realizzabili sono:
In questa fase, le scuole potranno coinvolgere enti e organizzazioni del territorio ricorrendo ai Patti educativi di comunità. Per le attività motorie e sportive, potrebbero essere realizzati contesti sportivi scolastici, con la collaborazione degli Organismi sportivi affiliati al Coni e al Cip, anche in prosecuzione di progetti già avviati.
Questa fase ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti alla partenza del nuovo anno scolastico, mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica.
Si possono a tale fine ipotizzare, ad esempio, attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all’inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo).
È, inoltre, auspicabile affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un’ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all’età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell’ultimo anno: didattica blended, one to one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.
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