Lo scorso 11 aprile il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il discusso decreto relativo alla scuola d’estate, progetto per cui sono stati stanziati 400 milioni di euro. Qualche giorno dopo, il 19 aprile, lo stesso numero uno di Viale Trastevere ha riflettuto sul Piano inviando una lettera ai direttori regionali.
Ecco il contenuto della lettera: “Gentilissimi, come è noto, nei giorni scorsi ho firmato il decreto, prot. 72 dell’11 aprile scorso, che stanzia, per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, 400 milioni di euro per finanziare, attraverso un avviso pubblico, azioni di potenziamento delle competenze, nonché attività di inclusione, socialità, ricreative per il periodo di sospensione estiva delle lezioni (c.d. “Piano estate”) ed è stata altresì diramata la circolare illustrativa prot. 56244 in pari data. Le istituzioni scolastiche pubbliche e le scuole paritarie non commerciali, primarie e secondarie, di primo e secondo grado, possono aderire all’avviso, proporre progetti che prevedono attività di potenziamento didattico, sportive, musicali, teatrali, ludiche e ricreative, e più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono la relazionalità, l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e la vita di gruppo”.
“Sono, inoltre, nella disponibilità delle scuole anche le ulteriori risorse del PNRR per il contrasto alla dispersione scolastica, pari a 790 milioni, e per il rafforzamento delle competenze STEM e per l’orientamento, pari a 600 milioni. Nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche possono ulteriormente arricchire l’offerta del Piano estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, i centri di ricerca, le associazioni sportive, le organizzazioni e i centri di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni. Possono, inoltre, attivare progetti consentendo, nel rispetto delle prerogative degli enti locali, l’utilizzo degli spazi e degli edifici scolastici. Il Piano estate costituisce, quindi, una reale opportunità per le scuole per attivare progetti e promuovere esperienze concrete per gli studenti”.
“Sono sicuro che anche grazie al vostro contributo sarà possibile favorire e attivare, nei territori, quelle reti e sinergie suindicate anche per coinvolgere attivamente, attraverso accordi e collaborazioni, gli studenti universitari in attività di mentoring e di tutoraggio. Il nostro obiettivo deve essere quello di una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità, in grado di realizzare attività di formazione e aggregazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale, di svago e di crescita”, ha concluso Valditara.
I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.
La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni.
I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie.
Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni PNRR del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni PNRR per azioni di potenziamento delle competenze STEM.
Alle 15 di oggi, 22 aprile, è stata attivata la procedura che consentirà alle scuole interessate di presentare le proposte progettuali entro la scadenza del 24 maggio.
Le Istituzioni scolastiche statali e paritarie non commerciali che intendano partecipare all’avviso pubblicato il 19 aprile scorso, che dà ufficialmente il via al Piano Estate, sono tenute a predisporre il progetto secondo le fasi procedurali previste all’interno del nuovo sistema informativo SIF2127, partendo da una descrizione dello stesso.
In particolare, la presentazione della proposta progettuale deve avvenire seguendo le indicazioni dall’apposito “Manuale Candidature” presente nell’area “Assistenza” di SIF2127 (percorso: Assistenza Materiale di Supporto > PN 2127 Manuali2).
L’accesso al nuovo applicativo SIF2127 può avvenire sul sito https://pn20212027.istruzione.it dalla sezione “Accedi ai Servizi”, con il supporto del “Manuale Accesso” presente nella stessa area di accesso.
Si può accedere a SIF2127 anche dall’area riservata del sito del MIM (https://www.miur.gov.it/web/guest/home) premendo sul tasto “Accesso” posto in alto a destra nell’intestazione della pagina previa autenticazione sul portale MIM.
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