A partire dalla metà di settembre prenderà avvio in tutta Italia il piano di ascolto sul progetto di riforma della scuola.
“Per sessanta giorni –si legge nel documento pubblicato oggi – animeremo un grande dibattito pubblico sulla visione e sulle proposte della Buona Scuola che immaginiamo per l’Italia”.
Ma – ci tiene a sottolineare Renzi, non si parla di consultazione: questo termine fa pensare ad un “noi” e ad un “voi”, mentre l’idea è quella della “co-progettazione”
Renzi e Giannini hanno in mente anche di promuovere incontri e dibattiti sul territorio, stimolando ogni settimana la discussione su una o più proposte chiave del Rapporto”.
Agli studenti verrà fornito il kit “La Buona Scuola”, grazie al quale si potrà organizzare e strutturare il dibattito dentro le scuole.
“Non saranno ‘convegni’ – spiega il Governo – ma co-design jams, barcamp o world cafès”.
Chi lo vorrà potrà anche partecipare ad una consultazione on line attraverso il sito www.labuonascuola.gov.it
Per “sbloccare” la scuola gli operatori più direttamente coinvolti saranno invitati a fare un elenco delle “regole” burocratiche da cancellare; al termine ne verrà fuori un elenco condiviso di 100 regole che – promette Renzi – verranno cancellate in tempi rapidi.
“Scriveremo insieme il ‘Manuale della Scuola Aperta’ – promette Renzi – discutendo e raccogliendo con le scuole e i comuni le migliori esperienze di apertura al territorio”.
L’obiettivo? “Avere entro fine anno una guida a sostegno delle scuole che vogliono aprirsi ad attività esterne in orario extra-scolastico”.
Il progetto, insomma, sembra essere davvero quello di coinvolgere le scuole, i docenti, le famiglie e gli studenti.
Si tratta di capire se il livello di demotivazione sia ormai sceso ad un punto di non ritorno.
Lo capiremo meglio nei prossimi giorni.