Il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale, preso atto delle Linee Guida per la Scuola presentate dal Presidente Renzi e che palesemente disconoscono la risaputa eguaglianza di valore tra i diversi tipi di abilitazione, si pone delle domande circa la spendibilità dell’abilitazione magistrale, titolo formalmente equiparato alla laurea in Scienze della Formazione Primaria v.o. in sede europea e che rappresenta un’idoneità all’impiego certificata nella prossima tornata di stabilizzazione.
Se il desiderio del Governo è quello di mettere un punto al reclutamento ed incominciare ad assegnare i ruoli ai docenti in Graduatoria Ad Esaurimento seguendo quindi il principio della stabilizzazione in prima battuta di chi possiede l’abilitazione , allora non può assolutamente dimenticarsi dei diplomati magistrale e non solo ( docenti laureati in Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento o interessati dai Tfa e PAS).
Non si può dimenticare che, nulla togliendo ai docenti delle Gae, proprio i soggetti di cui sopra assumono servizio puntualmente ogni anno per poi essere licenziati altrettanto puntualmente, contravvenendo in maniera plateale a quelle che sono le indicazioni dell’Unione Europea e, nel caso specifico dei diplomati magistrale, coprono quotidianamente le assenze dei colleghi in ruolo o incaricati e addirittura fanno, grazie alla loro esperienza, da tutor ai neoimmessi in ruolo o ai tirocinanti di SFP. Ci chiediamo: cosa succederebbe se dal primo giorno di scuola non ci fossero più tutor disponibili per immettere formalmente in ruolo migliaia di docenti ?
In seconda battuta, non essendo ancora in atto la riforma del reclutamento avviata nel 2010 col dm 249/10 per l’istituzione dei bienni abilitanti, perchè tutti i docenti rimasti senza abilitazione dal 2007 al 2012 (anno di istituzione dei tfa ordinari) abilitati tramite percorso TFA, PAS e SFP, non possono aspirare alla stabilizzazione come succede a chi si è abilitato entro il 2007? Caso a parte costituiscono i diplomati magistrale, la cui abilitazione non è stata riconosciuta fino al 2014, che sarebbero dovuti rientrare a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento fin dalla loro istituzione ma che si sono ritrovati, invece, in terza fascia delle graduatoria di istituto, addirittura tra i non abilitati. Cosa ha in mente di fare il Governo per questa categoria di lavoratori della scuola?
In considerazione di tutti questi punti oscuri delle Linee guida, il Coordinamento chiederà formale incontro per capire quali sono i criteri seguiti nell’elaborazione del piano delle assunzioni e perché nello stesso non vengono coinvolti tutti i docenti della scuola italiana abilitati all’insegnamento.
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