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Piano scuola, nessun tracciamento o screening per entrare in classe

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Il Piano scuola ribadisce, come era stato già anticipato dalla nota ministeriale del 22 luglio, che il tracciamento e lo screening preventivo, all’ingresso della scuola, non sono necessari. Così, per lo meno, è quanto sostiene il Cts, cui il Ministero dell’Istruzione si è adeguato.

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Si legge nella bozza del Piano scuola: In vista della ripresa della frequenza scolastica, non appare necessario, secondo quanto evidenziato dal CTS effettuare test diagnostici o screening preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono, di converso, confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi a scuola da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.

Una questione che abbiamo già discusso nelle settimane scorse e rispetto alla quale abbiamo osservato che, data l’aggressività delle varianti, una precauzione in più rappresenterebbe un’arma in più contro il Covid. Il monitoraggio quotidiano, infatti, potrebbe fare la differenza nel prossimo anno scolastico rispetto a quanto è stato l’anno scolastico scorso. D’altra parte non si comprende perché il protocollo di sicurezza dei concorsi pubblici preveda lo screening dei candidati all’ingresso dell’aula concorsuale, mentre per entrare nelle aule scolastiche tale screening diventi non necessario.

Insomma, iniziamo il nuovo anno scolastico senza avere aggiunto questo tassello al protocollo di sicurezza.

Peraltro, sul tema è intervenuta nei giorni scorsi anche la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, come abbiamo già riferito. Afferma in modo provocatorio la ex di Viale Trastevere: “Oggi leggo addirittura che il tracciamento non va fatto. Ma come? Sarà forse che non si è in grado e si preferisce dire che non serve?”

Le altre disposizioni del piano

Tra i punti essenziali, quello riguardante la premessa, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la didattica in presenza è priorità dell’azione di Governo e che ai fini della ripresa delle attività in presenza, sarà la vaccinazione lo strumento principe, anche con riguardo agli studenti più piccoli, appartenenti alla fascia 12-17 anni.

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Le mascherine

Quanto alle altre misure di contenimento del contagio, viene ribadito che laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico per la riapertura delle scuole, resta fondamentale mantenere le altre misure
non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’obbligo di indossare in locali chiusi mascherine di tipo chirurgico
.

Insomma, poiché poco o nulla è cambiato rispetto all’anno scorso in relazione alla dimensione delle classi e del numero di alunni per classe, le mascherine continueranno a essere di fatto sempre adoperate nelle aule.

Come abbiamo anticipato, non saranno necessarie misure di screening preventivo all’ingresso delle scuole, decisione fortemente contestata in queste ore anche dalla ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ma viene chiarito semplicemente quale protocollo seguire in presenza di un caso conclamato di Covid-19, sul fronte delle attività di sanificazione straordinaria.

Caso positivo al Covid-19 in classe, quale sanificazione straordinaria?

Nell’eventualità di caso confermato di positività a scuola, relativamente alla sanificazione straordinaria da effettuarsi in conseguenza, il CTS indica quanto segue:

  • va effettuata se non sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura,
  • non è necessario sia effettuata da una ditta esterna,
  • non è necessario sia accompagnata da attestazione o certificazione di sanificazione straordinaria,
  • potrà essere effettuata dal personale della scuola già impiegato per la sanificazione ordinaria.

Referente Covid

Resta il referente Covid quale figura che raccorda le scuole agli enti sanitari.

Organico docenti e Ata

Sul tema dell’organico docenti e Ata, il documento chiarisce che con la quota non spesa nell’anno scolastico 2020-21 si potranno attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente e Ata con contratto a tempo determinato, dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle
esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia
.

Piano trasporti

Sul fronte dei trasporti, si torna a parlare della figura del mobility manager scolastico, di cui abbiamo più volte riferito, che si occuperà di predisporre entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni”, incentrato su “iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing”.

Inoltre, solo per gli studenti della scuola secondaria di primo o di secondo grado saranno erogati servizi aggiuntivi in convenzione con operatori economici esercenti servizio di trasporto di passeggeri su strada, di taxi o di noleggio con conducente.