Attualità

Piattaforme digitali per la DAD, strumenti utili, ma attenzione alla privacy

L’anno scolastico appena terminato ha esaltato ed evidenziato le grandi potenzialità delle piattaforme di e-learning utilizzate per la didattica a distanza.
L’utilizzo di queste piattaforme implica, però, il trattamento dei dati personali del personale scolastico, degli studenti e dei genitori.

Come funziona la Google workspace for education

Un esempio di queste piattaforme è quella messa a disposizione da Google chiamata “Google workspace for education” conosciuta anche come Gsuite.
Come primo passaggio l’istituto scolastico che vuole utilizzare questa piattaforma deve registrarsi e creare un account di scuola, definire quindi l’amministratore di questo dominio sulla piattaforma.
Il secondo passaggio prevede che sia proprio l’amministratore del sistema a creare le utenze per studenti e il personale docente.
In dettaglio per ogni studente viene attivato un account Google Workspace utile per poter usare la piattaforma per partecipare a videolezioni, condividere documenti con i docenti, correggere compiti, fare esercizi ed altri elaborati direttamente on line.
Ad ogni studente vengono rilasciate le credenziali di accesso, di solito nome e cognome e il dominio della scuola (@istituto scolastico.edu.it). come login e una password provvisoria per il primo accesso.
All’atto della creazione degli account la piattaforma richiede una serie di informazioni che però non sono obbligatori come ad esempio il numero di telefono per il recupero degli account o una foto del profilo.

La responsabilità sul trattamento dei dati

La scuola ha la responsabilità della tutela dei dati personali e deve garantire la riservatezza degli stessi cioè deve assicurarsi che gli stessi dati vengano utilizzati dal fornitore solo ed esclusivamente per la DAD.
In merito, invece, alla condivisione dei dati, Google afferma di non condividere informazioni personali con aziende o terze parti al di fuori di Google se non nei seguenti casi (fonte Agenda digitale).
Può procedere alla condivisione solo con il consenso dell’utente, per motivi legali, per la repressione di reati o danni, per l’elaborazione esterna per cui Google può comunicare le informazioni personali a società affiliate o ad altre aziende o persone di fiducia di Google affinché li elaborino per conto e in base alle istruzioni di Google e nel rispetto dell’informativa sulla privacy di G Suite for Education e di eventuali altre misure appropriate relative a riservatezza e sicurezza.”.

Altro caso è che Google si riserva la possibilità di condividere con terze parti i dati degli utenti, ovvero di studenti e personale scolastico, per lavorazioni- elaborazioni esterne. Cosa si intende nello specifico per lavorazioni- elaborazioni esterne? La risposta è lasciata purtroppo alla libera interpretazione. Non viene fornita nessuna descrizione né casistica di lavorazioni esterne.

Aspetto importante è la funzionalità ad uso dei genitori che possono accedere alla piattaforma per gestire le informazioni personali e le impostazioni dell’account.

La piattaforma durante gli utilizzi raccoglie una serie di informazioni quali ad esempio il modello hardware del dispositivo utilizzato, informazioni sui log ed eventi del dispositivo e relativo indirizzo IP, informazioni sulla posizione gps, ed infine tramite i cookie salvati nel dispositivo vengono memorizzate le informazioni relative ad un browser.
Questo comporta che va data una grande importanza al trattamento e la sicurezza dei dati personali.

Le funzionalità della piattaforma

I servizi offerti dalla piattaforma possono essere ricondotti tra quelli principali come GMAIL che consente di inviare e ricevere mail, Il calendar per condividere orario ed argomenti delle lezioni nonché il link di accesso, Classroom che invece fornisce delle funzionalità importanti come la possibilità del docente di assegnare un compito che gli alunni possono svolgere utilizzando la stessa applicazione. Altra funzionalità utile è il Drive che da la possibilità di condividere file, documenti e altro materiale sul cloud e poterlo modificare e scaricare ogni volta che si vuole da qualsiasi dispositivo.

Altri servizi ritenuti aggiuntivi e meno essenziali per la didattica sono Youtube, maps e blogger.

Di norma è il dirigente scolastico a definire il profilo dei servizi che la scuola può utilizzare.

E la profilazione deve essere effettuata tenendo in considerazione gli aspetti della privacy sopra citati. (www.garanteprivacy.it)

Dino Galuppi

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