Una nuova legge sulla violenza domestica è stata approvata in terza e ultima lettura alla Duma di stato russa con cui viene depenalizzato il reato quando non è ripetuto e non porta a traumi che rendono necessario il ricovero in ospedale.
I casi di violenza considerati includono, e mettono sullo stesso piano, quelli che riguardano gli adulti e i minori.
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In pratica aggressioni ripetute saranno punibili con sanzioni fino a 40mila rubli (676 dollari) e ore di servizi per la comunità fino a sei mesi o la detenzione fino a tre mesi.
La legge è passata alla Duma con 380 voti a favore e tre contrari.
Serve “per rimuovere norme che sono contro la famiglia”, ha scritto nel suo blog la deputata Elena Mizulina, che ha presentato il disegno di legge (e aveva firmato quella contro la propaganda gay di fronte ai minori).
La legge in cui veniva introdotto il reato di aggressione domestica varata nel luglio del 2016, che il provvedimento adottato oggi emenda, “finisce con il distruggere le famiglie”, aveva commentato Putin il mese scorso.