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Piedibus, a scuola divertendosi e senza inquinare l’ambiente

A scuola a piedi. E tutti insieme. Non con il tradizionale autobus. Ma con il “piedibus”, il mezzo di locomozione più innovativo, moderno, all’avanguardia per davvero.
Per chi non ne fosse al corrente il “piedibus” è un pullman senza motori (come si evince dalla parola stessa) che cammina – è proprio il caso di dire – con la sola forza delle gambe dei piccoli passeggeri.
Il  progetto è nato in Danimarca per promuovere l’esercizio fisico dei bambini. E’ presente anche negli Stati Uniti e nel Nord Europa, e piano piano si sta diffondendo anche in Italia.
Per il momento le città italiane che hanno attivato il servizio sono: Cagliari, Canzo (Co), Castegnato (Bs), Ferrara, Introbio (Lc), Lecco, Milano, Padova, Vimodrone (Mi), Torino, Bellusco (Mi), Bergamo, Cologno (Bg), Fossacesia (Ch), Madone (Bg), Maglie (Le), Martellago (Ve), Milano Rubattino, Montebelluna (Tv), Mornico Al Serio, Scanzorosciate (Bg), Schio (Vi), Treviglio, Vigodarzere (Pd), Zanica (Bg).
Il Piedibus, che ogni mattina in assoluta allegria accompagna i bambini a scuola, è una carovana umana guidata da un “autista”, che apre la fila, e da un “controllore”, che chiude la carovana e che compila un “giornale di bordo”, registrando presenze e assenze. Entrambi adulti, genitori o nonni.
Il tutto funziona come un vero scuolabus: si parte da un capolinea, si segue un percorso stabilito per raccogliere passeggeri alle fermate e per rispettare l’orario prefissato e si “viaggia”, ossia si cammina tutt’insieme, sia con il sole che con la pioggia.
Il tragitto comunque non deve essere lungo più di un km (altrimenti si arriva a scuola con il fiatone!) e ogni componente dovrebbe indossare una pettorina rifrangente ad alta visibilità.
Con il Piedibus si risparmia benzina e si riduce l’inquinamento. Inoltre i bambini imparano a conoscere la loro città, le regole della strada e hanno la possibilità di divertirsi e chiacchierare con i compagni arrivando in classe rilassati e sorridenti. E’ un modo sano, ecologico e divertente per andare a scuola e iniziare la giornata con il “piede” giusto. L’organizzazione del piedibus è curata da Comuni, aziende sanitarie locali, scuole o associazioni ed è affidata a volontari che ne assicurano il servizio con continuità e che può essere sospeso solamente nei giorni in cui non è garantita l’attività scolastica.
Ancora: il servizio è gratuito e in molti casi i bambini e gli accompagnatori sono coperti da assicurazione.
Per far partire un Piedibus, anche nella propria città, bisogna prima di tutto parlarne con il dirigente scolastico, sensibilizzare gli insegnanti, iniziare un’inchiesta per vedere quanti sono i genitori disposti a collaborare, stilare infine un programma dettagliato sia sul tragitto e sia sui turni degli accompagnatori.
Altre tante informazioni si possono trovare sul sito www.piedibus.it , che tra le altre cose raccoglie le esperienze di chi ha già avviato con successo il progetto.
 
 
(In foto il cartello della fermata del piedibus di Zanica (Bg)
Luigi Mariano Guzzo

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