Il mondo della scuola italiano pone sempre più attenzione per l’educazione alimentare: il 18 febbraio il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha presentato un progetto sperimentale che permetterà a 50 scuole piemontesi di formare altrettanti docenti che sappiano indirizzare i giovani verso un consumo più consapevole ed equilibrato rispetto alle proprie esigenze fisiche ed al proprio dispendio energetico.
Il progetto, realizzato insieme a Federalimentare, cercherà di evitare i danni connessi ad una cattiva o mancata alimentazione e di conseguenza l’insorgere di disturbi e malattie, influendo quindi positivamente anche sulla spesa sanitaria nazionale. Durante la presentazione è stato annunciato che il prossimo anno la sperimentazione verrà avviata anche in Calabria, Abruzzo e Puglia.
"Ciò consentirà – ha affermato Maria Grazia Siliquini, sottosegretario di Stato al Miur – di tutelare e diffondere le tradizioni alimentari locali e nazionali, anche con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il mady in Italy. Siamo consci del ruolo determinante della scuola per favorire una corretta educazione alimentare, sani stili di vita e di comportamento dei nostri giovani, anche a supporto delle famiglie e della società civile: per questo abbiamo coinvolto nel progetto anche il "Forum dei genitori", a testimoniare quando sia importante la centralità della famiglia nel processo formativo dei giovani: l’educazione alimentare, alla salute, ambientale, alla cittadinanza si pongono come vero sostegno alla civile convivenza".
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