Le iniziative promosse e finanziate dalla Commissione Europea e dai relativi dipartimenti dell’istruzione a livello comunitario coinvolgono sempre più scuole ed istituti di formazione, con l’obiettivo ambizioso di creare una rete di scambio, opinione e collaborazione tra realtà europee. Il fine ulteriore, vista la crisi climatica che rischia di abbattersi tragicamente sul continente, è quello di sensibilizzare gli studenti in merito alle tematiche che interessano la tutela dell’ambiente, delle foreste e degli ecosistemi a rischio. Il progetto europeo in oggetto, attivato in numerosi istituti tecnici agrari della zona di riferimento, è noto in particolare come “Erasmus plus – Forest4life” e prevede la collaborazione con aziende e associazioni che si occupano attivamente della tutela del patrimonio forestale ed idrogeologico delle aree di montagna e provvedono ad attività di riforestazione, gestione faunistica e delle aree protette in connessione con gli Enti Locali e i Parchi. Il tutto è attentamente monitorato da agrotecnici specializzati in risorse forestali e in gestione di aree verdi, parchi e impatto ambientale del turismo di massa su tali aree a livello ecosistemico ed ecologico. Immediato il supporto di “Fortes Impresa Sociale” e di una consistente rete di enti locali che si occupano di tutela e valorizzazione delle aree montane.
Gli istituti di riferimento hanno provveduto ad organizzare dei tirocini professionalizzanti connessi con il programma ERASMUS+, dove gli studenti più brillanti hanno potuto partecipare a differenti attività come trainings e laboratori specifici tenutisi all’estero. Questi presentano la durata di cinque settimane per gli studenti delle classi quarte e di ben tredici settimane per i neodiplomati, in modo tale da agevolare il loro inserimento nel mondo del lavoro attraverso formazione specifica. I tirocini professionalizzanti si sono svolti in aziende del Galles, Polonia, Slovenia, Scozia, Irlanda, Repubblica Ceca, Lituania, Spagna, Portogallo e Francia, in regioni geografiche ad alta copertura boschiva, in modo tale da introdurre i complessi ma interessanti temi della selvicoltura, della gestione idrogeologica delle aree forestali, dell’ecologia e dell’ecosistemica, in modo tale da favorire lo sviluppo di abilità e skills connesse anche con la digitalizzazione e con la concezione del monitoraggio attivo della flora e della fauna attraverso applicativi informatici, algoritmi e software.
Il plesso dell’istituto tecnico agrario di Omea, capofila nell’organizzazione del progetto ERASMUS+, vede la partenza di ben 12 gruppi di studenti. L’entusiasmo per tale opportunità è alle stelle. «Oggi è sempre più importante l’acquisizione di conoscenze/competenze in ambito forestale – commenta la referente del progetto la professoressa Cristina Piano –, ma ancor più significative sono le cosiddette “soft skill” quali l’autonomia nel saper svolgere un compito, la capacità di saper lavorare in gruppo e di saper gestire lo stress. Al termine dell’esperienza comunitaria i nostri ragazzi avranno migliorato competenze e capacità di comunicazione in lingua inglese. Il progetto Erasmus compie 35 anni e può essere considerato una delle più importanti iniziative per la costruzione dello spazio europeo dell’istruzione: un’opportunità per i nostri studenti che così acquistano maggiore consapevolezza di appartenere all’Europa e al mondo e le competenze necessarie per una formazione completa e di crescita personale e sociale».
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