Attualità

Pietra d’inciampo per il “ragazzo della pagella”

Colpì molto l’opinione pubblica la storia di quel ragazzino africano annegato nel Mediterraneo con la sua pagella cucita nella camicia, per confermare così, una volta sbarcato in Italia, i profitti a scuola e dunque la volontà di continuare a studiare e di contribuire allo sviluppo della nuova nazione. Una pagella come segnale di buona volontà e di un progetto per il futuro. 

A distanza di tanti anni, da quel 18 aprile 2015,  all’ingresso della scuola media Curzi di San Benedetto del Tronto, inaugurata nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco e della dirigente, assieme a docenti e ragazzi dell’orchestra dell’indirizzo musicale, che hanno eseguito una serie di brani, è stata posta una pietra d’inciampo con su scritto: “Qui aspettavamo il giovane del Mali morto annegato il 18 aprile 2015 portando una pagella sul cuore. Ogni insegnante giusto lo avrebbe accolto”.

L’opera, riporta l’Ansa, è stata realizzata dalla professoressa Catia Cichetti assieme ai ragazzi della classe 3C. Una teca con all’interno una camicia e una pagella, assieme a conchiglie e sabbia e la scritta “Se sei un bambino e non vinci la lotteria geografica la tua vita nel tuo Paese è a rischio. E allora… allora, morire o partire, partire e morire, forse partire e arrivare, sognare, vivere, giocare, studiare”. 

La vicenda del giovane maliano è stata portata sullo schermo dal cortometraggio “Fiori dal deserto”, realizzato dai ragazzi assieme agli insegnanti Riccardo Massacci, Catia Cichetti e Vincenza Marchegiani che è stato premiato al Romics, il Festival Internazionale di Roma del Fumetto, Animazione, Cinema e Games. 

Pasquale Almirante

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