“Come va a finire?” Sigfrido Ranucci e Milena Gabanelli, nel servizio andato in onda ieri sera a Report, fanno il resoconto della loro inchiesta partita il 22 dicembre del 2011.
Mentre il governo si preparava a tagliare fondi alla scuola per centinaia di milioni, Massimo Zennaro, ex portavoce della Gelmini destina 1,3 milioni di euro per la realizzazione di video per la scuola prodotti da Ilaria Sbressa (moglie del responsabile relazioni istituzionali Mediaset, nonché presidente dell’Associazione del digitale terrestre e sostenuta finanziariamente dalla Bpm di Ponzellini), una commissione mista Ministero Ansas decide di spender mezzo milione di euro per comprare le pillole del sapere, filmati di tre minuti.
Invece il Ministero le pillole avrebbe potuto averle gratis. Un gruppo di studenti di una scuola di Pomigliano d’Arco, guidati dal loro professore, ha realizzato dei video di circa 2 minuti. Il linguaggio è quello più consono ai ragazzi, le tematiche, quelle più sentite tra i giovani e le hanno scritte anche in inglese. Le hanno chiamate “pillole della conoscenza” e le hanno proposte gratis al ministero della pubblica istruzione. Hanno solo chiesto il supporto del ministero per veicolare questo progetto tra le scuole. Ma un solerte funzionario del ministero risponde che non ci sono soldi, proprio mentre erano impegnati a spendere circa mezzo milione di euro per le 12 pillole realizzate dalla signora Sbressa.
Nemmeno la diminuzione sensibile di iscritti nelle scuole, dovuta al tasso demografico in forte discesa,…
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