In questa lettera, dove l’esponente del Partito Sardo d’Azione lamenta la rinuncia di progetti sicuri volti alla produzione di contenuti digitali per la Sardegna, come per esempio la rinuncia al bando Semid@s, emergono sospetti di rapporti tra la Regione Sardegna e il Miur.
Infatti si parla di un accordo tra Miur e regione Sardegna in cui il Miur metterà a disposizione il software di gestione delle diverse funzioni del cloud education, sviluppate nell’ambito del progetto Pon ricerca ‘Smart cities and communities and social innovation: Smart education’.
L’on. Maninchedda fa osservare che il Miur, per il progetto “SmartEdu@work”, aveva infatti caldamente “consigliato” alle tre cordate che si erano presentate per rispondere al relativo bando, guidate, rispettivamente da Hp Enterprise Services Italia, da Olivetti e da Interattiva Media S.r.l. (la società della dott.ssa Ilaria Sbressa, quella delle “pilloledel sapere”, su cui si è concentrata l’inchiesta della trasmissione Report sullo sviluppo delle relazioni tra Miur, Biondi, Consip e Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica ex Indire) di consorziarsi, integrando le loro proposte.
Ne è scaturito un progetto unico, all’interno del quale alla Interattiva Media (della dottoressa Sbressa) sarebbe stata assegnata (alla luce delle ultime notizie reperibili) la fetta più grossa (5,5 milioni di €) ben maggiore di quella riservata a Olivetti e ad Hp.
In buona sostanza, con questa lettera, si sollevano pesanti ombre di connivenza tra l’Interattiva Media s.r.l e il Miur. Il timore e il sospetto di Maninchedda è quello che vi sia l’interesse da parte di qualcuno di fare acquisire, alla regione Sardegna, lo stock delle 800 pillole del sapere prodotte dalla dott.ssa Sbressa e inserite da Consip nella sua piattaforma.
Sembra infatti che l’intento dichiarato di questa produzione nel sito della Società Interattiva Media è quello di “supportare gli insegnanti delle scuole nella costruzione e gestione delle lezioni in classe e, parallelamente, rendere disponibile ai loro studenti una library digitale di contenuti consultabile anche fuori dagli orari scolastici. I video possono essere trasmessi sul canale ABC e resi disponibili su web, sulle lavagne interattive multimediali delle scuole e su dvd. Le pillole del sapere affrontano diversi argomenti, individuati sulla base dei programmi didattici del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), nell’ottica di favorire un approccio alle materie scolastiche diversificato, completo, innovativo nel linguaggio e capace di stimolare l’apprendimento e semplificare la comprensione dei contenuti”.
Dopo mesi di silenzio sulle “pillole del sapere” eccole riaffiorare in terra nuragica, ma anche terra di origine della Sbressa.
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