Dopo l‘influencer Giulia De Lellis, che terrà una lezione alla Bocconi, è il turno del duo comico Pio e Amedeo. I pugliesi Pio D’Antini e Amedeo Grieco saranno “professori per un giorno” all’Università Lum, Libera Università Mediterranea Giuseppe Degennaro, domani, mercoledì 20 marzo alle 10:30. Lo riporta Fanpage.it.
I due saranno presenti in occasione della prima edizione di “Università svelate”, la Giornata nazionale dell’università promossa dalla Conferenza dei Rettori delle università italiane con il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Come riporta il sito ufficiale dell’ateneo, intervistati dal Rettore Antonello Garzoni, racconteranno il loro percorso di crescita professionale e come sono riusciti a ottenere un grande successo. Inoltre interagiranno con gli studenti presenti in Aula Magna su quanto sia importante interrompere la fuga dei cervelli per consentire la crescita del Mezzogiorno.
Sempre domani La Business school dell’università milanese Bocconi, come dicevamo ha invitato l’influencer-imprenditrice De Lellis a raccontarsi al master in Fashion, experience & design management mercoledì 20 marzo. Ecco le sue parole: “Prima dell’esperienza in televisione facevo la commessa in un negozio di abbigliamento a Pomezia: 1.200 euro al mese. Quando sono arrivati i primi contratti grazie ai social quasi mi vergognavo: con un pacchetto di post potevo andare oltre quanto prendevo stando in negozio un mese intero. Ho cominciato a mettere da parte i risparmi, pensavo: ho questa fortuna, voglio usarla per creare qualcosa di mio”.
“Ci sarebbero milioni di influencer tutti di successo. Invece no: chissà come mai. Servono preparazione, fantasia, un pizzico di fortuna. Io ho un mio modo di comunicare: diretto, schietto. Non è che faccio un post e guadagno: penso ai claim, al set, decido come fare le foto, la musica. I dettagli fanno parecchio”, ha detto, difendendo il suo lavoro dalle annose critiche.
E, in merito ai suoi studi: “Ho studiato all’Istituto professionale di arte e moda. La laurea mi manca e vorrei tornare a studiare per prenderla. Ho 28 anni: so che lo farò”. E, in merito alla sua lezione alla Bocconi: “Non sono ovviamente una prof, sarò lì per raccontare un’azienda. E, perché no, anche per motivare chi ho davanti: io che arrivo dal niente ce l’ho fatta. Chiaramente c’è sempre da imparare”.
Inutile dire che le scelte di questi atenei sono state fortemente criticate: c’è chi dice che la cultura è altro, che si tratta di modelli negativi che non dovrebbero salire in cattedra per insegnare qualcosa. Altri invece sostengono che non bisogna avere paletti, e che anche il successo imprenditoriale ha a che fare con la cultura.
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