Pistoia: l’abbandono scolastico si contrasta anche via internet
Tutte le procedure per espletare il diritto-dovere dell’istruzione e formazione professionale, favorendo il reingresso degli adolescenti nel mondo della formazione oppure trovando alternative che guardino anche al di fuori del normale circuito scolastico. Le informazioni sono disponibili sul rinnovato sito on line www.obbligoformativo.pt.it, frutto del piano di azione per l’attuazione dell’obbligo formativo dell’assessorato all’istruzione della Provincia di Pistoia. Nel sito sono descritte tutte le modalità di attuazione, e la relativa modulistica,per accedere ai percorsi integrati tra istruzione e formazione svolti negli istituti scolastici in partenariato con le agenzie formative, nella scuole e attraverso il contratto di apprendistato. Considerando che i contenuti su cui si basa sono proposti via internet, l’iniziativa potrebbe tornare utile anche a livello nazionale; in particolare nelle scuole del Sud dove il tasso di abbandono scolastico è ancora troppo alto rispetto ai parametri del 10% fissati dagli accordi di Lisbona.
“Il piano della provincia – ha dichiarato l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della provincia di Pistoia Giovanna Roccella – mira a contrastare e prevenire il fenomeno dell’abbandono scolastico e nasce da un lavoro integrato con scuole, agenzie formative e associazioni di categoria”. Sono molti gli istituti superiori della provincia di Pistoia coinvolti nel progetto: l’Ipsia Pacinotti, l’Ipsscts Einaudi, l’Ipssar Martini, l’Ipsia Sismondi e le agenzie formative Servindustria Pistoia, l’Ascom Servizi, la Cesat, l’ Ente Camposampiero e la Platform. Tutti gli “attori” adulti coinvolti – docenti, gli operatori della formazione professionale in collaborazione con i tutor dell’obbligo formativo dei centri impiego, le associazioni di categoria, coadiuvati dal servizio istruzione della provincia – hanno posto particolare attenzione alla costituzione di moduli di orientamento volti a rimotivare i giovani al proseguimento degli studi sia nel percorso dell’istruzione che della formazione.
“Nel corso del 2005 – continua l’assessore Roccella – i quattro tutor operanti presso i centri per l’impiego hanno effettuato complessivamente 321 colloqui di informazione-orientamento a 232 giovani, pianificando con loro e le loro famiglie un percorso individualizzato. A seguito dei colloqui si sono avuti 115 inserimenti in percorsi formativi, 5 hanno manifestato interesse a frequentare un corso di formazione, 22 sono rientrati nel percorso scolastico, 26 hanno mostrato interesse al lavoro e sono stati segnalati ai Servizi per l’Impiego, 28 stanno lavorando come apprendisti e 6 hanno svolto un tirocinio orientativo”. Ma non tutti i ragazzi sono riusciti a trovare una collocazione: “Purtroppo – ha concluso Roccella – 17 ragazzi non hanno effettuato nessuna scelta e 13 sono risultati irrintracciabili nonostante plurimi tentativi delle tutor di mettersi in contatto con il ragazzo e la loro famiglia”.