“Per qualsiasi proposta educativa inserita nella Domanda di Iscrizione, nel Patto Educativo di Corresponsabilità, nel Piano dell’Offerta Formativa e nelle varie Attività Laboratoriali e/o Progettuali, in particolare per quanto riguarda progetti relativi a bullismo, educazione all’affettività, superamento di discriminazioni relative al genere e all’orientamento sessuale, pari opportunità, dispersione scolastica, educazione alla cittadinanza e alla legalità e ogni altra iniziativa che coinvolga l’ambito valoriale e dell’educazione sessuale, è necessario l’esplicito e libero assenso dei genitori o di chi ne fa le veci”. E’ il testo che la Lega Nord suggerisce al ministero dell’Istruzione per la “clausola di salvaguardia” che, se verrà accolta la proposta del responsabile federale Istruzione del Carroccio Mario Pittoni, potrebbe entrare obbligatoriamente nei documenti che i genitori devono sottoscrivere con l’iscrizione del figlio a scuola, a garanzia che le loro firme non vengano utilizzate per autorizzare corsi non voluti. “L’iniziativa – spiega Pittoni – risponde alle preoccupazioni di tanti genitori che temono l’inserimento a loro insaputa di insegnamenti ispirati alla cosiddetta teoria del gender. Dubbi legati al possibile utilizzo improprio della terminologia non chiara presente al comma 16 della legge 107 (Buona scuola), in relazione alle attività formative sull’”educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”. Con il pretesto del contrasto al bullismo, la paura è che si apra spazi a progetti con finalità diverse. Da qui – conclude Pittoni – la nostra iniziativa”.