La Lega intende chiedere al Miur che si facciano accurati controlli sugli impianti Wifi installati nelle scuole per accertare che siano nocivi e che non presentino rischi per gli alunni e per gli operatori.
Lo rende noto Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, con un comunicato che prende spunto da due recenti sentenze in cui si evidenziano i rischi di una eccessiva esposizione allo elettromagnetiche dei telefonini.
“Le sentenze che cominciano a riconoscere un nesso tra l’uso del telefonino e l’incremento di tumori intracranici – dichiara Pittoni – suggeriscono il varo di una campagna di sensibilizzazione degli studenti sui rischi che può comportare l’utilizzo eccessivo o non corretto del cellulari”.
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“A questo punto – prosegue Pittoni – sarà il caso di preoccuparsi anche in ordine al Wi Fi, sempre più diffuso nelle scuole. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non vi sono evidenze scientifiche di possibili danni alla salute in seguito all’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza generati da sistemi di comunicazione Wi Fi (comunque più bassi rispetto ai cellulari). Ma le stesse rassicurazione – conclude Pittoni – venivano date per i telefonini”.
La questione è tornata d’attualità pochi giorni fa, anche a seguito di una sentenza dei Tribunale di Ivrea che ha collegato l’utilizzo del telefonino all’insorgere di un neurinoma.
Il Giudice di primo grado ha per il momento accolto almeno in parte l’esposto di un impiegato, riconoscendo al ricorrente unindennizzo per aver contratto una “malattia professionale” legata proprio all’uso del telefonino.
A tale sentenza è seguita una seconda del Tribunale di Firenze, di cui si aspettano le motivazioni.
Come dire: fidarsi e bene ma non fidarsi è meglio.
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