Categorie: Generico

Pittoni (Lega): “Ci vuole una legge sul reclutamento”

La Consulta ha bocciato la legge della Regione Lombardia in materia di reclutamento del personale docente ?
Niente di male, anzi questa è un’ottima occasione per rilanciare una autentica proposta federalista e autonomistica che piacerebbe anche alla Lega e potrebbe essere del tutto inattaccabile sotto il profilo costituzionale.
E’ questo il senso di un comunicato del senatore leghista Mario Pittoni secondo il quale la bocciatura della legge Formigoni-Aprea era del tutto prevedibile: “Si sapeva che qualsiasi norma, pur approvata localmente, sul reclutamento degli insegnanti “da parte delle istituzioni scolastiche”, era destinata a essere cassata. La legge costituzionale n. 3 del 18.10.2001, che ha modificato il titolo V della Costituzione, sancisce infatti che allo Stato spetta la competenza legislativa esclusiva in materia di definizione delle norme generali sull’istruzione. E le modalità di reclutamento dei docenti per le scuole statali è norma generale sull’istruzione, non appartiene cioè alla legislazione regionale”.
“Ma – aggiunge un po’ ironicamente Pittoni – non tutto è perduto”
E subito dopo parla del suo progetto di riforma del sistema di assunzione degli insegnanti basato su albi regionali, in linea comunque con Costituzione e norme internazionali.
Il progetto contiene una disposizione che secondo Pittoni potrebbe davvero servire a quadrare il cerchio: “Ai fini dell’assegnazione di sede i docenti indicano, tra tutti i posti vacanti e disponibili, le istituzioni scolastiche in ordine di preferenza; i dirigenti scolastici, presso cui risultano vacanti e disponibili i posti utili per l’assegnazione di sede, prendono visione del profilo professionale, risultante dall’esito della prova di preparazione, dal risultato delle prove concorsuali e dai servizi di insegnamento eventualmente prestati in precedenza, dei docenti che hanno indicato l’istituzione scolastica tra quelle preferite e formulano una proposta di gradimento. Definita l’assegnazione di sede sulla base delle preferenze dei docenti e del gradimento dei dirigenti scolastici, l’ulteriore assegnazione di sede dei docenti avviene in base ai posti che risultano ancora disponibili”.
Una soluzione che, secondo il senatore leghista, dovrebbe contemperare i diritti dei docenti conla possibilità per le scuole di assegnare incarichi ai docenti che più di altri sembrano adatti a realizzare il POF della scuola.
Il fatto è che i tempi per approvare nuove norme in materia di reclutamento sono ormai molto ristretti. L’ipotesi più probabile potrebbe essere quella di una legge delega da approvarsi prima della pausa estiva.
Ma la situazione politica complessiva rende difficile e complicata qualunque ipotesi.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024

Assunzioni in ruolo, supplenze e vincoli nella mobilità annuale per i neoassunti: facciamo il punto – DIRETTA ore 16,00

Il nuovo anno scolastico è alle porte e alcune operazioni, come ad esempio le domande…

18/07/2024

Come educare i nostri figli ad essere autosufficienti e indipendenti

In Italia la situazione sotto questo punto di vista evidenzia come si è ancora indietro…

18/07/2024

Dirigente scolastico prima promosso in liceo top, poi la marcia indietro: i chiarimenti dell’USR Sicilia

Avevamo raccontato la storia di Giusto Catania, preside da oltre un decennio del Cep, l’Istituto…

18/07/2024

A Carolina Picchio, vittima di cyberbullismo, la prima scuola intitolata d’Italia

L'istituto comprensivo di via Sidoli a Torino sarà intitolato a Carolina Picchio, la studentessa di…

18/07/2024